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Edvige Cuccarese

Categories: AIF,Interviste

EDVIGE CUCCARESE

CUCCARESE EDVIGE AIF
Ingegnere ambientale e civile, iscritta all’Ordine degli Ingegneri della provincia di Matera. Iscritta anche come Agrotecnico laureato all’Albo del Collegio Interprovinciale di Potenza-Matera. Iscritta all’AIF. Formatrice Professionale.

L’innovazione tecnologica sta trasformando le relazioni umane, e il cambiamento è stato percepito anche all’interno delle organizzazioni e delle aziende con cui collaboriamo. La formazione deve innovare metodi, strumenti e spazi al fine di valorizzare la persona in un contesto sempre più digitalizzato. Quali sono i principali cambiamenti da realizzare? Il cambiamento porta con sé elementi positivi? e quali?
Indubbiamente, bisogna tener conto dell’innovazione tecnologica in atto, che progredisce anche velocemente. Aziende e Organizzazioni sono chiamate a rivedere alcuni processi e situazioni per stare al passo con i tempi. La Formazione riveste un ruolo importante in tutto ciò. Dovrebbe favorire strumenti e nozioni capaci di supportare la trasformazione delle relazioni umane. Queste in primis, facendo in modo, però, che la tecnologia non prenda il sopravvento sulle naturali predisposizioni relazionali tra persone.
Se il cambiamento porta con sé elementi positivi, col tempo si potrà rispondere. Forse, comprendiamo di essere ancora in fase di sperimentazione, attendendo pro e contro.
 

I sistemi di intelligenza artificiale sono in grado di imparare prospettando nuove forme di vita, cioè entità sensienti di cui non possiamo prevedere, né tanto meno guidare, lo sviluppo. Come questo processo di rapido sviluppo tecnologico, che riguarda la produzione dell’intelligenza collettiva si può legare a etica e valorizzazione della cultura nei processi organizzativi aziendali? In che modo la formazione può supportare la persona affinché possa contribuire all’innovazione senza subirla passivamente?
I sistemi d’intelligenza artificiale, sono in grado di imparare secondo l’impostazione di programma dato dall’uomo. Per cui, entro certi limiti imposti dalle variabili che il programmatore ha scelto per la “macchina”, la sua intelligenza può avere margini di autonomia. Oltre, è davvero difficile pensare di non poterne prevedere lo sviluppo e il controllo.
 

Ieri hai detto domani. Oggi i giovani sono il futuro della nostra società, la crisi e la scarsità di investimenti rischiano di contrapporre la dimensione personale della realizzazione del sé a quella della competitività delle imprese e dei territori. In che maniera la formazione potrà far conciliare questi due estremi enfatizzando i valori strategici dell’impresa con la valorizzazione della persona nella sua essenza? In che modo la formazione può costruire una situazione ideale in azienda generando entusiasmo e partecipazione?
Occorre partire sempre dalla persona, puntando sulla valorizzazione delle sue qualità. In questo modo, i protagonisti dell’attuale società potranno dare il meglio di sé stessi. La formazione, dunque, dovrebbe mirare a far emergere le doti individuali, stimolando idee e motivazioni. Così facendo, l’entusiasmo personale può trasferire in un progetto d’impresa, l’obiettivo. Al tempo stesso offrire conoscenza adeguata con aggiornamenti relativi sui processi evolutivi al fine di facilitare anche la competitività.


 

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