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Cotrina Madaghiele

Categories: AIF,Interviste

COTRINA MADAGHIELE

Madaghiele Cotrina
Presidente Associazione Genere Femminile

L’innovazione tecnologica sta trasformando le relazioni umane, e il cambiamento è stato percepito anche all’interno delle organizzazioni e delle aziende con cui collaboriamo. La formazione deve innovare metodi, strumenti e spazi al fine di valorizzare la persona in un contesto sempre più digitalizzato. Quali sono i principali cambiamenti da realizzare? Il cambiamento porta con sé elementi positivi? e quali?
Nell’ultimo decennio l’innovazione tecnologica ha radicalmente trasformato la nostra società dal punto di vista sociale, culturale, economico, scientifico. Lo sviluppo di nuove tecnologie sempre più sofisticate e sempre più economiche ha permesso la loro integrazione in ogni settore produttivo, sociale e culturale. Di conseguenza anche il settore formativo è diventato molto attento all’innovazione tecnologica. Il cambiamento porta sempre elementi positivi, ad esempio la nascita di nuove figure professionali. Una delle opportunità offerte dalle nuove tecnologie è quella che consente di ridurre le distanze fisiche, ma anche di cambiare l’approccio formativo e di apprendimento tradizionale (formazione in aula). E le imprese, per prime, hanno già sviluppato modelli formativi complementari a quelli ufficiali. L’innovazione passa anche attraverso lo sviluppo delle risorse tecnologiche ma senza la creatività dell’uomo la tecnologia è sterile. La tecnologia deve essere lo strumento al servizio delle persone e della loro creatività. Le imprese devono, in ogni caso, investire sulle persone. La tecnologia da sola non è sufficiente, sono le persone il vero fattore abilitante dell’innovazione. Non per niente, l’attenzione delle aziende eccellenti è sempre rivolta alla buona gestione delle risorse umane. Per cui sarà necessario disporre di risorse umane capaci, specializzate.

 

I sistemi di intelligenza artificiale sono in grado di imparare prospettando nuove forme di vita, cioè entità sensienti di cui non possiamo prevedere, né tanto meno guidare, lo sviluppo. Come questo processo di rapido sviluppo tecnologico, che riguarda la produzione dell’intelligenza collettiva si può legare a etica e valorizzazione della cultura nei processi organizzativi aziendali? In che modo la formazione può supportare la persona affinché possa contribuire all’innovazione senza subirla passivamente?
Il rapido sviluppo tecnologico sta modificando le relazioni tra le persone, cambia il mercato del lavoro ma introduce dei problemi etici. In questo contesto le aziende giocano un ruolo sociale rilevante per le scelte d’investimento e le politiche di ricerca. La tecnologia ha come finalità quella di risolvere la maggior parte dei problemi della società in ogni ambito ma sta accadendo tutto troppo rapidamente. I dubbi etici ci impongono una riflessione sulla necessità o meno di mettere dei limiti alla crescente evoluzione di tecnologie sempre più avanzate. A mio avviso, non si può non favorire l’evoluzione tecnologica ma al tempo stesso occorre rispettare le libertà e i diritti di tutti. La soluzione potrebbe essere promuovere i comitati etici nelle organizzazioni aziendali o porre maggiore attenzione ai criteri di valutazione dei progetti di ricerca. La formazione dei ricercatori, ad esempio, potrebbe puntare a far conciliare la libertà di ricerca, i principi etici e la responsabilità professionale. I ricercatori sarebbero così invitati ad aderire alle pratiche etiche riconosciute e ai principi etici fondamentali applicabili nella loro disciplina.

 

Ieri hai detto domani. Oggi i giovani sono il futuro della nostra società, la crisi e la scarsità di investimenti rischiano di contrapporre la dimensione personale della realizzazione del sé a quella della competitività delle imprese e dei territori. In che maniera la formazione potrà far conciliare questi due estremi enfatizzando i valori strategici dell’impresa con la valorizzazione della persona nella sua essenza? In che modo la formazione può costruire una situazione ideale in azienda generando entusiasmo e partecipazione?
Le imprese non possono prescindere dalla valorizzazione della persona. Il capitale umano contribuisce alla creazione del benessere sociale ed economico e rappresenta la risorsa più importante di un Paese. Come già detto, le organizzazioni aziendali non possono non investire sui giovani, sulle persone. La formazione ha un ruolo importante, in qualsiasi ambiente lavorativo e produttivo, per operare in maniera coesa ed efficiente è necessario essere uniti e far sì che tutti i dipendenti sentano di prendere parte ad un progetto comune. La formazione permette al lavoratore di sentirsi valorizzato e l’azienda avrà il dipendente che lavorerà con maggiore impegno e motivazione. Le risorse umane sono senza dubbio lo strumento di maggiore influenza per la crescita delle aziende e la formazione aziendale accresce lo sviluppo personale e professionale dei singoli che andrà ad apportare delle migliorie su tutta la linea lavorativa. Certamente la formazione andrà fatta in modo attivo, coinvolgendo i partecipanti nel processo, e quindi adottando nuove metodologie formative dove la lezione frontale sarà integrata con momenti dinamici.


 

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