CREATTIVITA’
Marcella Campi, Massimo Soriani Bellavista, Valentina Serri |
L’innovazione tecnologica sta trasformando le relazioni umane, e il cambiamento è stato percepito anche all’interno delle organizzazioni e delle aziende con cui collaboriamo. La formazione deve innovare metodi, strumenti e spazi al fine di valorizzare la persona in un contesto sempre più digitalizzato. Quali sono i principali cambiamenti da realizzare? Il cambiamento porta con sé elementi positivi?
La rivoluzione tecnologica di portata immensa che stiamo vivendo ha cambiato tutte le “regole del gioco” dal lato della domanda e dell’offerta formativa. Dall’accesso gratuito alle risorse sino alla condivisione e alla co-costruzione del sapere si sono modificate le logiche di potere relative alla creazione e detenzione della conoscenza. La formazione, come strumento di facilitazione dello sviluppo di conoscenza e cambiamento, ha quindi la possibilità di evolversi in linea con la trasformazione del mercato trovando modalità innovative e più efficaci per esercitare il suo compito. In primis suggeriamo di ripartire (restart!) dai processi formativi fondamentali; come suggerisce infatti Bill Gates: “La tecnologia applicata ad un cattivo processo ne peggiorerà i risultati”.
A partire dall’analisi dei bisogni, fino a metodi per potenziare il follow up di situazioni d’aula è importante proporre percorsi in cui è presente ed integrata la componente tecnologica, nella sua versione positiva e potenziante. L’analisi e l’utilizzo dei canali digitali/social per definire meglio gli obiettivi didattici, una comunicazione più interattiva (teaser, gaming, metafore media), la stimolazione dell’attenzione con l’utilizzo di video e tutte le opportunità off line disponibili per creare momenti multimediali di riflessione post aula.
L’individuo è per definizione fondamentale da sempre nel processo formativo sia come elemento attivo nell’apprendimento sia come parte del gruppo in un’aula e la tecnologia può essere considerata uno strumento utile per poter gestire questa partecipazione.
La formazione ha il compito di migliorare competenze professionali sia tecniche che comportamentali, e l’innovazione permette di condividere, con maggiore rapidità, esperienze globali e processi d’eccellenza che contribuiscono allo sviluppo personale ed organizzativo (benchmarking, analisi di case aziendali, social learning). La formazione deve inoltre aiutare all’acquisizione dei nuovi linguaggi in modo da integrare la maggior parte delle persone e permettere loro di stare “al passo”con i tempi.
La chiave di svolta è a nostro parere l’attenzione alle performance e alla creazione di un contesto meritocratico. Il porre l’attenzione a questi due punti comporterà la giustificazione dei forti investimenti di sviluppo del sè che il nuovo mondo richiede.
Per avere successo nel business è necessario implementare modelli organizzativi, di sviluppo e formazione basati sulla realizzazione delle persone nel proprio contesto lavorativo e fornire strumenti per il miglioramento.
Con grande piacere stiamo assistendo alla sempre maggior attenzione delle organizzazioni ad integrare percorsi formativi focalizzati anche sullo sviluppo del sè.
Dare valore al singolo individuo, fornire strumenti per una miglior gestione del proprio benessere, aumentare la passione per il proprio lavoro, questi sono gli obiettivi dei nostri percorsi. La formazione, con l’accompagnamento di strumenti di coaching dove possibile, assumono oltre alla dimensione organizzativa anche una chance per lo sviluppo personale, un modo per accostarsi ad argomenti che possono aiutare nella vita “a tutto tondo”.