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Emanuel Benedetti

Categories: AIF,Interviste

EMANUEL BENEDETTI

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Responsabile for financed training – Società di formazione Percorsi Srl
www.xcorsi.it

Prima come “consulente commerciale”, ora come “referente per la formazione finanziata” gestisce con soddisfazione e passione progetti formativi aziendali tramite risorse pubbliche-private, supportando i clienti e la rete commerciale interna
www.linkedin.com/in/ebenedetti

L’innovazione tecnologica sta trasformando le relazioni umane, e il cambiamento è stato percepito anche all’interno delle organizzazioni e delle aziende con cui collaboriamo. La formazione deve innovare metodi, strumenti e spazi al fine di valorizzare la persona in un contesto sempre più digitalizzato. Quali sono i principali cambiamenti da realizzare? Il cambiamento porta con sé elementi positivi? e quali?
A mio avviso sono 3 i “driver” del cambiamento sui cui poi si innesta a valle la variabile tecnologica:

– Driver del cambiamento Culturale: sempre più la forza lavoro ha bisogno di competenze trasversali, complementari a quelle già in possesso. Per non perdere la propria impiegabilità futura, le persone hanno bisogno di formarsi sia in azienda, sia fuori dal contesto lavorativo avendo ben presente quali contenuti e abilità dovranno aggiornare ed apprendere secondo i ruoli e le mansioni che trasversalmente dovranno ricoprire. Il “sistema della formazione” dovrà sollecitare ed invogliare le persone a cambiare il loro approccio culturale facendo capire quanto possa essere utile ed efficace perseguire certe competenze anche digitali per risolvere i loro problemi/esigenze personali e professionali.

– Driver del cambiamento Metodologico: una volta che si ha la consapevolezza di quali sono e saranno le competenze che si dovranno annoverare nel proprio portfolio, occorre essere indirizzati alle corrette ed efficaci metodologie formative. A seconda delle reali esigenze del proprio pubblico pagante, gli attori della formazione dovranno sapientemente usare opportune metodologie quali le lezione frontali personalizzate, la classe capovolta, il blended learning, l’interazione con gruppi cooperativi, il MOOC (Massime On line Open Courses), la didattica unconventional/esperenziale/immersiva.

– Driver del cambiamento Tecnologico: non è possibile soddisfare la domanda formativa dei propri clienti se non ci si avvale delle giuste attività e tecnologie. Sempre più operatori della formazione stanno costruendo delle “matrici operative” ove, a seconda delle necessità e problemi del proprio interlocutore, si opta per determinate metodologie e tecnologie. Grazie ai forti investimenti di Facebook e Google, il 2016 è l’anno che vede grande interesse e fermento per come le tecnologie immersive quali la realtà aumentata, la realtà virtuale ed il 3d mapping, sapranno generare immediato valore aumentando l’engagement e l’involvement del personale in azienda.

 

I sistemi di intelligenza artificiale sono in grado di imparare prospettando nuove forme di vita, cioè entità sensienti di cui non possiamo prevedere, né tanto meno guidare, lo sviluppo. Come questo processo di rapido sviluppo tecnologico, che riguarda la produzione dell’intelligenza collettiva si può legare a etica e valorizzazione della cultura nei processi organizzativi aziendali? In che modo la formazione può supportare la persona affinché possa contribuire all’innovazione senza subirla passivamente?
Qualsiasi algoritmo, sistema di intelligenza artificiale, sistema neurale, sistema di automazione in divenire può accorpare infinite operazioni e mansioni ma – ad oggi – non può sostituirsi alla variabile umana fatta di emozioni, cultura, saperi, sentimenti, spirito, cuore ed etica. Apparentemente le persone in questo momento stanno subendo pesantemente le ricadute di questo processo in atto in termini di perdita del posto di lavoro, incapacità a ricoprire nuovi ruoli e mansioni in tempi rapidi a causa sia del gap culturale, sia della mancanza di skills digitali adeguate.

In questo contesto il “sistema della formazione” potrà gradualmente ribaltare la situazione se riuscirà a stimolare nelle persone il pensiero critico e la consapevolezza dei processi in corso. Saper padroneggiare le tendenze in atto è la chiave di svolta: per arrivarci occorre essere adeguatamente supportati in termini di contenuti, metodologie e tecnologie, nonché essere messi nelle condizioni di poter sperimentare nuove soluzioni in azienda, on-line e a casa. Solo le persone e non le macchine possono trovare risposte etiche, adeguate a problemi sempre più complessi e trasversali. La macchina diventa invece uno strumento al servizio di un disegno e progetto ben più ampio.

 

Ieri hai detto domani. Oggi i giovani sono il futuro della nostra società, la crisi e la scarsità di investimenti rischiano di contrapporre la dimensione personale della realizzazione del sé a quella della competitività delle imprese e dei territori. In che maniera la formazione potrà far conciliare questi due estremi enfatizzando i valori strategici dell’impresa con la valorizzazione della persona nella sua essenza? In che modo la formazione può costruire una situazione ideale in azienda generando entusiasmo e partecipazione?
Enfatizzando e agevolando la creazione di valore prima per le persone e poi per le aziende. Le risorse umane saranno remunerate solo se sapranno fare la differenza dando un contributo unico alla risoluzione di problemi/istanze ben definite e complesse. Ciò comporta che ogni risorsa in azienda sia dotata di un “portfolio dinamico” di competenze e comportamenti aggiornato alle richieste del business. Per generare valore occorre avere personale motivato, preparato, lungimirante.

Il “sistema della formazione” dovrà agire su 3 leve: sensibilizzare attivamente il management aziendale sulle ripercussioni pratiche che la formazione d’avanguardia può contribuire nel miglioramento del business aziendale; essere fornitore di servizi “chiavi in mano” con immediato ritorno dell’investimento coinvolgendo sin da subito gli attori in campo (CEO, management e risorse umane) attraverso laboratori esperenziali, sessioni formative dimostrative volti a far toccare con mano l’utilità pratica delle nuove tecnologie, metodologie e fonti di finanziamento; vantare una indiscussa reputazione e credibilità anche on-line presso la propria clientela.


 

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