fbpx

Gabriele Ziantoni

Categories: AIF,Interviste

ziantoni Gabriele150   

GABRIELE ZIANTONI


Direttore Magazine So Wine So Food

Lo scenario economico e sociale è in continua e rapida evoluzione: la trasformazione digitale ha abbracciato quasi tutti i settori ed è protagonista nei principali mercati. Oggi tuttavia la crescita delle complessità e il timore nei confronti della tecnologia, sempre più pervasiva, sembrano ostacolare il percorso che porta al sviluppo della persona, in un contesto di interazione con le organizzazioni. Il fattore umano è riconosciuto come la soft-skill principale per il moto dell’evoluzione della nostra specie, ma ci sono ancora perplessità sulla direzione che deve prendere per portare a una nuova, vera innovazione. Come può la formazione incrementare l’impatto del fattore umano per infondere alle persone e alle organizzazioni il coraggio di affrontare nuove sfide in un contesto così dinamico?

La TheGustibus crede fortemente nel fattore umano. Lo riteniamo il cardine assoluto di qualsiasi attività ci veda protagonisti. Questo è anche il motivo per cui abbiamo intrapreso un percorso di formazione riassumibile nella parola “Academy”. Ad esempio, la nostre lezioni di cucina, sommellerie e servizio di sala sono state tutte pensate per un’interazione vis-a-vis. Un qualcosa di davvero innovativo se pensiamo alla realtà di oggi. Nel mondo in cui viviamo, infatti, chi ha voglia di acquisire informazioni di qualsiasi tipo, non può che rivolgersi alla rete. Online è possibile trovare corsi di ogni forma: dal come imparare la chitarra a come riparare un lavandino che perde.
La The Gustibus ha deciso di percorrere la stessa strada ma al contrario. Partire dall’universo dei Social per portare i ragazzi in aula. Solo successivamente sarà possibile tornare in rete, magari per sponsorizzare i propri apprendimenti e il proprio talento oppure per trovare altri corsi, magari di livello più specifico, per completare il proprio tragitto professionale.
In conclusione la formazione deve insegnare alle persone a vivere nella realtà, nel qui ed ora, sfruttando le potenzialità di Internet solo come accessori per essere più efficaci nella quotidianità. Esistere in un mondo fittizio, oltre ad essere controproducente, sembra anche infinitamente triste.

 

Nel contesto globale contemporaneo la diffusione di informazioni avviene a una velocità incalzante sospinta dalla digitalizzazione. Per questo motivo il formatore deve sperimentare sempre più approcci sistemici e strumenti innovativi, anche associando differenti discipline. La formazione è sempre il luogo ideale dove generare apprendimenti in grado di produrre cambiamenti personali e professionali coerenti con le dinamiche di sviluppo dello scenario socio-economico e le esigenze competitive delle organizzazioni. Il formatore oggi è la figura che può educare all’uso consapevole della tecnologia, finalizzata al corretto sviluppo della persona. Quali sono i metodi e gli strumenti tecnologici a disposizione del formatore in grado di migliorare l’interazione tra scenario sociale e competitività economica? Quanto questi strumenti influenzano i processi di formazione?

Parlare senza pezze d’appoggio alle quali affidarsi non solo può rendere una lezione noiosa ma anche assolutamente inutile. Ecco perché i docenti della nostra Academy non raggiungono l’aula senza aver preparato dei documenti (cartacei o interattivi) con i quali aiutare gli studenti a scendere in profondità nella materia. Ascoltare parole gettate nel vento, senza mappe concettuali o schemi ai quali fare riferimento, specialmente durante le spiegazioni, non porterà a nessun tipo di risultato. Il formatore deve essere in grado di creare un solidissimo legame tra quello che dice (e quindi le sue conoscenze) e quello che lo studente può consultare con i propri occhi. La cosa potrà essere utile anche lontano dai banchi dell’Academy. Tornati a casa gli allievi dovranno essere in grado di ricordare e ritrovare, sui documenti che gli sono stati forniti, tutti i punti trattati a lezione. Per questo motivo, metodi e strumenti di spiegazione influenzano la formazione molto più di quanto si creda.

 

La maggior parte delle scoperte, dalle grandi innovazioni scientifiche agli step esperienziali della crescita di ognuno di noi, avvengono attraverso il continuo imbattersi in errori e ostacoli. La possibilità di sbagliare, se circoscritta a un contesto adeguato, è il motore del miglioramento personale. Ad esempio Cristoforo Colombo, imbarcandosi con le 3 caravelle nel 1492, ha colto l’episodio di serendipità più influente nella storia moderna: mirando a raggiungere le Indie, scoprì l’America. Nella serendipità, ovvero la possibilità di imbattersi in felici scoperte per puro caso, è determinante l’influenza della specifica realtà in cui si opera. Il compito del formatore è operare attraverso la centralità della persona, legando tramite l’apprendimento il contesto dello scenario socio-economico allo sviluppo umano.Attraverso quali pratiche il formatore può trasmettere alla persona i mezzi necessari per la crescita dell’individuo nella realtà locale?

“L’esperienza è la somma dei nostri errori”: mai citazione fu più vera. Non si può imparare nulla se non agendo, se non sbagliando. Il semplice know-how, anche se appartenente al formatore più preparato al mondo, dunque, non può bastare. Intanto serve un grande carisma: per trasmettere le proprie conoscenze agli studenti e per interessarli alla materia trattata.
Inoltre, specialmente nel campo in cui la TheGustibus si muove, quindi quello dell’enogastronomia, è indispensabile la pratica. Alla quale, infatti, riserviamo una parte specifica e precisa delle nostre lezioni. Nei corsi dedicati alla cucina, ad esempio, è fondamentale operare con gli strumenti del mestiere: se lo studente non si è mai trovato di fronte ad un set di coltelli e se nessuno gli spiega come usarli e con quali pietanze, sarà molto difficile per lui riportare le nozioni imparate durante gli approfondimenti al vero lavoro quotidiano.
In più serve una forma profondissima di empatia: capire chi si ha di fronte, quanto è già preparato e quanto è interessato ad elementi particolari di una determinata maniera, quando aumentare il ritmo delle parole per rendere il tutto il più interessante possibile, quando scendere più a fondo in un argomento senza annoiare e quanto tempo riservare ai momenti di svago.


 

Torna all’elenco delle interviste