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Quest’anno la riflessione che vorremmo proporre riguarda il nostro lavoro quotidiano e più nello specifico tre parole:
La prima parola è sentiero, inteso come percorso quotidiano di sviluppo e conoscenza.
La mia visione della vita come persona divenuta ormai saggia è di stare facendo un viaggio straordinario pieno di avventure di ogni genere che hanno lo scopo di fare crescere prima di tutto personalmente e poi professionalmente perché è anche il lavoro che motiva a percorrere la propria via e ogni tappa effettuata è stata e sarà un apprendimento in più circa la vita che io considero “La Strada delle Meraviglie”.
La seconda chiave è il qui ed ora, la consapevolezza, intesa come conoscenza delle proprie competenze.
Il mondo del lavoro sia in azienda, sia in uno studio privato è fatto da persone ed è attraverso la loro consapevolezza di quanto avviene nel momento presente, che nasce la necessità di raccogliersi in meditazione e studio per quanto e come si possa essere utili alle richieste che il mondo del lavoro sta chiedendo ormai in modo globale a tutti.
Ci possono essere soluzioni innovative o soluzioni ricavate da antichi insegnamenti, perché la saggezza ha radici antichissime.
La cosa importante è essere consapevoli di cosa occorre se si è attenti ai bisogni che ha la terra su cui viviamo e cosa possiamo fare per la sua salute che è anche la nostra salute per non trovarci nell’emergenza che è la peggiore delle consapevolezze.
Infine il cardine su cui si svolge la nostra vita, anche professionale, l’alleanza.
La parola alleanza è preziosa per produrre risultati. Per allearsi occorre avere capacità comunicative allo scopo di comprendere e di farsi comprendere.
L’alleanza e la capacità comunicativa sono le chiavi del lavoro del coach, che le utilizza sia nel suo allenamento con il cliente, sia come filosofia di ricerca, in contesti più ampi, per trovare quei cambiamenti culturali che la consapevolezza del momento che viviamo, possa portare ad azioni necessarie per percorrere nuovi sentieri validi e per qualsiasi contesto.
La seconda chiave è il qui ed ora, la consapevolezza, intesa come conoscenza delle proprie competenze.
Ci possono essere soluzioni innovative o soluzioni ricavate da antichi insegnamenti, perché la saggezza ha radici antichissime.
La cosa importante è essere consapevoli di cosa occorre se si è attenti ai bisogni che ha la terra su cui viviamo e cosa possiamo fare per la sua salute che è anche la nostra salute per non trovarci nell’emergenza che è la peggiore delle consapevolezze.
Infine il cardine su cui si svolge la nostra vita, anche professionale, l’alleanza.
L’alleanza e la capacità comunicativa sono le chiavi del lavoro del coach, che le utilizza sia nel suo allenamento con il cliente, sia come filosofia di ricerca, in contesti più ampi, per trovare quei cambiamenti culturali che la consapevolezza del momento che viviamo, possa portare ad azioni necessarie per percorrere nuovi sentieri validi e per qualsiasi contesto.