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Marianna Bifulco

Categories: AIF,Interviste

  

MARIANNA BIFULCO

Consulente e Formatore 

Che vantaggi può offrire la Gamification a livello esperienziale?

Una curiosità: “to get engaged” ha come primo significato “fidanzarsi”.

Questo fidanzamento è da un lato coinvolgimento emotivo ma anche costruzione di un legame, di un rapporto, di un progetto che ci impegna personalmente e di cui dovremmo essere resi complici.

Game based learning quindi, fare formazione utilizzando “il gioco” come strumento di attraction poichè ci permette di sperimentare forme nuove di apprendimento. La parte più interessante che ci offre questo strumento è la possibilità di calibrare la parte puramente “ludica” rispetto all’età delle persone coinvolte nel processo di apprendimento.
Gamification, quindi, come nuova frontiera dei simulatori didattici.

Il gioco e la simulazione per acquisire nuove competenze ma anche per imparare a riconoscere le “emozioni” del lavoro, ovvero riconoscere le dinamiche e saper gestire i conflitti.

Tale strumento, se digitale, è molto efficace se utilizzato nel pieno delle sue potenzialità con “aule” abbastanza giovani, poiché già abituati a “giocare” su piattaforme che più o meno verosimilmente riproducono ambienti reali e/o storici (da SimCity per i più adulti fino a Minecraft per i più giovani).

Nuova frontiera dei simulatori ma non solo, la gamification supera il simulatore poiché può attivarsi anche senza componenti digitali avvicinandosi più allo strumento del “Role play” abbinato al concetto di Challange perfezionandosi quindi come metodologia/strategia per il raggiungimento di obiettivi didattici specifici.

Nella formazione ICT questo si realizza attraverso lo strumento dell’Hackathon che sempre di più svolge un ruolo importantissimo nella didattica non solo perché è strumento emozionale per veicolare contenuti tecnici ma al tempo stesso offre una possibilità reale di verifica dell’apprendimento nella sua parte più propriamente pratica.


 

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