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Quest’anno la riflessione che vorremmo proporre riguarda il nostro lavoro quotidiano e più nello specifico tre parole:
La prima parola è sentiero, inteso come percorso quotidiano di sviluppo e conoscenza.
Il sentiero “di carriera” è segnato da cambiamenti, variabili, incognite. Nel mondo contemporaneo le crisi ricorrenti, le mutazioni aziendali influenzano il clima organizzativo in modo non sempre positivo per gli individui e l’azienda. I reparti HR possono incrementare la capacità di problem solving delle persone e quindi apportare un notevole contributo allo stress reduction, attraverso attività formative specifiche e il sostegno relazionale (counseling, coaching, mentoring).
La valorizzazione delle risorse umane avviene se si assicura la giusta motivazione e se si aiuta lo sviluppo delle competenze. Non è più sufficiente il “know-how”, ma è fondamentale anche il “know-why”, ossia la comprensione del proprio apporto all’organizzazione, in termini di efficacia. I percorsi formativi adatti sono quindi scelti a seconda della possibilità di poter offrire strumenti di consapevolezza maggiore e di accrescimento delle soft skills.
La seconda chiave è il qui ed ora, la consapevolezza, intesa come conoscenza delle proprie competenze.
La capacità creativa incrementa in modo scientificamente provato la resilienza e, conseguentemente, l’efficienza del singolo e del gruppo. In particolare le artiterapie in azienda offrono all’individuo la possibilità di sperimentarsi, di esplorare relazioni, conflitti, di mettere in gioco la propria conoscenza di sè e del contesto, al fine di creare connessioni e alleanze. Il benessere personale e aziendale non può prescindere dall’autosviluppo, ossia dal processo che coinvolge la persona in modo globale, e che ha come obiettivo un cambiamento e un miglioramento in ambito produttivo. Le neuroscienze confermano l’apporto della creatività come una strategia proficua per aumentare il benessere individuale e la risoluzione dei conflitti all’interno del gruppo.
Infine il cardine su cui si svolge la nostra vita, anche professionale, l’alleanza.
In questa direzione si può affermare che la creatività genera alleanze, perché ci permette di vedere i problemi da un altro punto di vista e di cercare soluzioni individuali e comuni, verso un obiettivo specifico. Soprattuto per i giovani, i percorsi formativi incentrati sullo sviluppo delle soft skills, offrono l’opportunità di investire a medio e lungo termine sulla consapevolezza della persona e sulla capacità di creare relazioni e alleanze a beneficio dell’organizzazione.
La seconda chiave è il qui ed ora, la consapevolezza, intesa come conoscenza delle proprie competenze.
Infine il cardine su cui si svolge la nostra vita, anche professionale, l’alleanza.