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Quest’anno la riflessione che vorremmo proporre riguarda il nostro lavoro quotidiano e più nello specifico tre parole:
La prima parola è sentiero, inteso come percorso quotidiano di sviluppo e conoscenza.
La parola sentiero, oggi più di ieri, fa venire in mente il percorso e forse, diversamente da un po’ di anni fa, quando i percorsi, soprattutto nell’apprendimento sembravano delineati con i percorsi di istruzione e poi di formazione, fino ad arrivare all’azienda. Oggi il sentiero sembra essere più quello di montagna, un po’ più tortuoso, meno definito e più difficile da percorrere; sta cambiando tanto nel mondo della formazione, nel mondo dell’apprendimento e il nostro ruolo qui, oggi, è proprio quello di essere dei facilitatori, come nelle guide di montagna, nell’individuazione del giusto sentiero.
La seconda chiave è il qui ed ora, la consapevolezza, intesa come conoscenza delle proprie competenze.
La consapevolezza diventa un valore sempre più importante nella nostra vita quotidiana proprio perché siamo sempre più bombardati da informazioni che spesso ci riportano inesattezze, errori e ci convincono senza indagare su quello che potenzialmente potrebbe essere il vero. È fondamentale riuscire a ritrovare strumenti di consapevolezza dei nostri saperi. Oltre la consapevolezza io, ci lego sempre la fiducia perché sono i due valori che permetteranno alle persone di muoversi nel loro contesto, sia di apprendimento che di lavoro.
Infine il cardine su cui si svolge la nostra vita, anche professionale, l’alleanza.
Oggi tantissimo, siamo nel momento delle economie collaborative, dei cicli di collaborazione, delle economie circolari. Il valore della collaborazione lo ritroviamo sempre di più nell’apprendimento e nella costruzione degli apprendimenti; come formatori dobbiamo oggi essere in grado di connetterci con gli altri formatori per produrre metodologie e stili sempre più buoni e sempre più aggreganti. Economie collaborative, open innovation; sembra tutto “open”, in realtà il valore che ci unisce alla base è quello della collaborazione, dello stare insieme. È molto difficile in alcune economie e in alcuni contesti fortemente competitivi perché molto spesso la competizione rende più difficile la collaborazione; invece bisognerebbe comprendere quanto la collaborazione sia fondamentale per la competizione.
La seconda chiave è il qui ed ora, la consapevolezza, intesa come conoscenza delle proprie competenze.
Infine il cardine su cui si svolge la nostra vita, anche professionale, l’alleanza.