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Sonia D’Alessandro

Categories: AIF,Interviste

  


SONIA D’ALESSANDRO


28 anni, campana di origine, lavora e vive a Roma da circa due anni. Laureata in business administration, masterizzata in human resources. Ama mettersi in gioco e quando il gioco si fa duro l’importante è.. partecipare!!! Cerca di essere il più curiosa possibile, di imparare e scoprire cose nuove quotidianamente, di non annoiarsi mai e di avere sempre un piano B per ri-cominciare.

Quest’anno la riflessione che vorremmo proporre riguarda il nostro lavoro quotidiano e più nello specifico tre parole:
 
La prima parola è sentiero, inteso come percorso quotidiano di sviluppo e conoscenza.

“Sentiero”.. . tutti da piccoli abbiamo ascoltato almeno una volta la storia di Pollicino, lui lasciando i sassolini lungo il cammino ritrovava sempre la strada di casa. Però crescendo ci si rende conto che non tutti i sentieri sono “dritti” e “segnati”, spesso si incontrano dei bivi, bisogna scegliere e non sempre le scelte sono giuste. Ci insegnano, però, sicuramente qualcosa. Bisogna avere tanto tanto coraggio e delle scarpe solide per andare.

 
La seconda chiave è il qui ed ora, la consapevolezza, intesa come conoscenza delle proprie competenze.

“Consapevolezza”… essere sicuri di sé, delle proprie competenze, del poter e saper fare. Non è sinonimo di presunzione, ma un inno di fiducia che ognuno dovrebbe cantare ogni giorno per due valide ragioni: avere le “spalle forti” per un mondo non sempre sicuro e per trovare sempre “la forza” di continuare a percorrere il sentiero desiderato, nonostante gli imprevisti e le cadute.

 
Infine il cardine su cui si svolge la nostra vita, anche professionale, l’alleanza.

“Alleanza”…la parola stessa indica “l’unione di persone o beni”, solo unendo le forze, le risorse, le conoscenze, si diventa imbattibili (o ci si illude di esserlo) e soltanto così si vincono le battaglie o quando va male si condividono le ferite.
Dunque, bisogna avere
la “consapevolezza” di non trovare sassolini lungo il “sentiero”, ma di incontrare persone con sapere e pensieri diversi, su cui poter contare e gioire “insieme”.


 

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