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XXXIV Convegno Nazionale

  • 09:00
  • Roma + live streaming

 

 

XXXIV CONVEGNO NAZIONALE
 

24 NOVEMBRE | MILANO
Fondazione Culturale San Fedele – Sala Ricci
Piazza San Fedele, 4
25 NOVEMBRE | ROMA
CNEL Consiglio Nazionale Economia e Lavoro
Viale David Lubin, 2

 
26 NOVEMBRE | NAPOLI
Unione Industriali Napoli – Palazzo Partanna
Piazza dei Martiri, 58
 
e in LIVE STREAMING

 

In questo momento di forte mutamento sociale, tecnologico e produttivo la questione centrale è la debolezza di molti strumenti e metodi utilizzati per la progettazione e l’erogazione di percorsi formativi. Questo impedisce, il più delle volte, di affrontare in maniera adeguata la complessità di una realtà che mette insieme scenari epidemiologici e di guerra che, uniti al cambio di paradigma socio-economico in atto, generano grande incertezza. Siamo di fronte all’emergere di nuove forme di relazioni sociali, riconversioni e riorganizzazioni aziendali, sofferenza psicologica di persone ultracinquantenni estromesse dal mercato del lavoro, scarsa scolarizzazione di nutriti segmenti della popolazione, gravi disagi sociali emergenti dalla mancata integrazione delle popolazioni immigrate, digitalizzazione selvaggia e via discorrendo.

Chi si occupa, a tutti i livelli, di formazione non può non impegnarsi affinché la discussione politica, le strategie a supporto dell’occupazione e la progettazione di interventi di accompagnamento della persona siano capaci di conciliare le necessità della comunità con quelli di competitività delle aziende e di salute psicologica del singolo individuo.

Il più delle volte l’inefficacia di un intervento formativo è conseguenza della miopia di chi ritiene che basti “militarizzare” la formazione, rendendola obbligatoria, per ottemperare a qualche norma di legge o per curvare un teorico profilo di competenza, ovvero costringere la persona a partecipare a percorsi formativi di scarso valore psicologico e professionale. Troppo frequentemente si utilizza lo strumento formativo come mera area di parcheggio se non di anticamera al pensionamento mentale.
La maggior parte dei percorsi formativi trascura l’importanza che rivestono la scoperta e l’invenzione nei processi di apprendimento. Mentre la scoperta è qualcosa che esiste anche senza di noi, che comunemente consideriamo oggettività, l’invenzione è ciò che senza di noi non esiste, frutto della nostra soggettività. La relazione di base che lega l’apprendimento al mistero è proprio al passaggio dall’ignoto al noto. Mentre in passato questa relazione era indiretta, per poter resistere alla tensione del mistero occorreva effettuare questo passaggio dall’ignoto al noto, oggi questa è diretta perché apprendiamo sempre più rapidamente come fronteggiare immediatamente il mistero in ambienti virtuali caratterizzati da non luoghi (utopia) e non tempo (ucronia).

Utopia può anche consistere nel considerare le organizzazioni future non più come luoghi di produzione ma come stati d’animo, la sicurezza non come prescrizione ma come appartenenza, il clima non come obiettivo da perseguire ma come origine della struttura. Anche concetti come salute, apprendimento e comunicazioni potrebbero essere sostituiti, in un futuro non tanto lontano, con onnipotenza, onniscienza e onnipresenza. L’ucronia sta nel possibile aumento e sviluppo dell’orizzonte temporale, nel passaggio al gruppo inteso come futuro perché generatore di bellezza, ovvero speranza di un benessere futuro (bellessere), e nella sua capacità di trasformare il destino in progetto.

Per poter meglio affrontare queste sfide che il futuro prossimo ci pone innanzi riteniamo che sia necessario focalizzare l’attenzione su almeno cinque temi di approfondimento:
– Persone
– Generazioni
– Tecnologie
– Apprendimento
– Società

Organizzazione

Il Convegno viene preceduto da un ciclo di Focus group, con Direttori e rappresentanti degli Enti di Formazione accreditati presso Fondimpresa, destinato ad approfondire i cinque temi, a proporre casi studio, esperienze e progettualità.
Il lavoro si svolgerà su piattaforma Webex e consisterà in tre sedute di lavoro, per ogni tema, di circa tre ore ciascuna e dal titolo:
– futuro prossimo venturo: individuazione dei problemi attuali che possono maggiormente incidere sul futuro immediato;
– esperienze e casi di studio: raccogliere e classificare i casi virtuosi e quali sono gli elementi significativi che li caratterizzano. Fattori vincenti che riguardano l’innovazione, la ricaduta sul lavoro, la qualità della comunicazione, il miglioramento delle relazioni tra le varie figure che si interfacciano lungo il ciclo di vita della formazione. Rielaborare le esperienze e i casi studio che possono contribuire a definire i fattori chiave di un manifesto;
– progetti e proposte innovative: far emergere un decalogo dei punti fondamentali su cui operare per provocare un futuro migliore.

I focus, condotti da personale esperto, saranno caratterizzati da attività laboratoriali che, a partire dalla proiezione di blob tematici, si svilupperanno in discussioni in plenaria e lavori a tema in piccoli gruppi, consentendo in tal modo di approfondire il processo di modernizzazione e l’impatto prodotto sulle persona e sulla società attraverso i processi del passaggio generazionale e multiculturale, le tecnologie e gli apprendimenti.
L’output dei focus, e delle relative attività laboratoriali, consisterà in video interviste, casi di studio e proposte progettuali innovative. In tal modo si intende, da un lato, sviluppare la connessione dei temi proposti a esperienze concrete o a proposte che meglio leghino le politiche formative con le pratiche erogative e, dall’altro, collegare il tema del convegno all’obiettivo di concretezza e di supporto al decisore politico. Inoltre questi output, fornendo una lettura anticipata dei temi oggetto del Convegno, consentiranno di orientare i vari interventi dei Relatori verso il raggiungimento di obiettivi perseguibili.

 
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Con la partecipazione a tutte le giornate del Convegno – in streaming e/o in presenza –
verrà rilasciato l’attestato di partecipazione e il riconoscimento di n. 4 crediti AIF
utili per il mantenimento dell’iscrizione nel Registro dei Formatori Professionisti AIF

 


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