ANTONELLO CALVARUSODirettore AIF Academy, Past president nazionale AIF |
Quali competenze saranno richieste dalle aziende nel futuro mercato del lavoro?
Credo che più che lavorare sulla ricerca delle nuove competenze per i formatori, dovremmo ritornare al concetto del ruolo che il formatore deve svolgere in una società che richiede sempre più una forte capacità di apprendimento, finalizzato sia allo sviluppo del benessere individuale e diffuso, in una società che allo stesso tempo tende ad isolare le persone e a mortificarne le possibilità di benessere.
Quindi il formatore che non ha contenuti, piuttosto che continuare a riempire le persone di informazioni, svuoti le menti dalle informazioni. Quindi io dico che il formatore di oggi non deve essere più riempitore, deve essere soprattutto uno svuotatore, che attraverso il silenzio, utilizzi la parte intrigante del formatore, la possibilità di stimolare la persona ad intervenire, a mettersi in gioco.
Penso che oggi non sia necessario tracciare delle nuove strade ma dare la possibilità di ricerca di strade alternative. Questo è un discorso che si può fondare sull’utopia e quindi sul rendere l’utopia un percorso di possibilità tra infinite possibilità.
Credo che sia necessario ricercare qualcosa che faccia percepire che c’è la possibilità di creare un qualcosa di diverso dal sistema che attualmente è in uso, perché attualmente siamo sottoposti per la prima volta a nuove forme di dominio, che sono soprattutto determinate delle tecnologie, per le quali ignoriamo la modalità di confronto non avendo possibilità di negoziare con gli algoritmi che governano la nostra vita.
A mio parere questo sarà il problema dell’umanità nel prossimo futuro perché in questo momento dedicato allo sviluppo incontrastato della tecnologia si sono ridotti gli spazi di negoziazione, l’individuo si trova isolato rispetto ai meccanismi dominanti.
AIF è da sempre la patria della formazione, di persone esperte nell’accompagnare la persona ad apprendere un qualcosa che sia utile per il proprio percorso di vita e per il percorso di vita della comunità di appartenenza.
Un altro punto fondamentale in AIF è quello di far parte di una comunità che può condividere dei linguaggi, delle strumentazioni, delle metodologie che possono servire per accedere ai processi di apprendimento collettivo di una comunità.
Penso che questa metafora della cellula staminale sia molto interessante, il problema però è serio e credo, anzi sono certo, che in occasione del XXX Convegno Nazionale AIF verrà fuori una strada tracciata non tanto per intercettare la cellula staminale ma far sì che la cellula staminale intercettata attecchisca al tessuto connettivo.
Un altro punto fondamentale in AIF è quello di far parte di una comunità che può condividere dei linguaggi, delle strumentazioni, delle metodologie che possono servire per accedere ai processi di apprendimento collettivo di una comunità.