FRANCESCA LUISA BIANCHI
Business Coach, Formatrice, Autrice |
L’innovazione tecnologica sta trasformando le relazioni umane, e il cambiamento è stato percepito anche all’interno delle organizzazioni e delle aziende con cui collaboriamo. La formazione deve innovare metodi, strumenti e spazi al fine di valorizzare la persona in un contesto sempre più digitalizzato. Quali sono i principali cambiamenti da realizzare? Il cambiamento porta con sé elementi positivi? e quali?
Quando ho cominciato a fare il mestiere della formatrice (più di 20 anni fa) ero affascinata dai miei colleghi senior, sapevano un sacco di cose, o almeno mi sembrava: dicevano che stavano scrivendo un libro e il pubblico adorante pendeva dalle loro labbra. Poi gli anni sono passati e molti di loro ancora stanno scrivendo quel primo libro e ripetendo anno dopo anno le stesse frasi motivazionali: “fai della tua vita un capolavoro” “se fai sempre le stesse cose, avrai gli stessi risultati” , ecc.
Tutto ciò è servito a creare le basi di una coscienza, ora però siamo chiamati ad aggiungere qualcosa, il mondo aziendale è cambiato, i manager hanno perso sicurezze e punti di riferimento, il posto fisso non esiste più, la globalizzazione ci porta in contatto con culture, prodotti e servizi in tutto il mondo, in più c’è qualcosa nell’aria che porta verso una nuova idea di mondo, verso una coscienza risvegliata.
Pochi di noi hanno navigato negli oceani blu (dal libro: Strategia oceano blu, vincere senza competere: “Sin dagli albori dell’era industriale, le imprese hanno ingaggiato una battaglia senza quartiere per accaparrarsi un vantaggio nel sanguinante oceano rosso della competizione, colmo di rivali che lottano per un potenziale di profitti sempre più ridotto. Ma quali prospettive di crescita potrebbero avere se, invece, operassero senza alcuna concorrenza, in uno spazio di mercato incontestato, dalle possibilità illimitate come quelle di un oceano blu?).
Un corso di public speaking è un oceano rosso, un corso sulla leadership è un oceano rosso, persino un corso sui social network, oramai è un oceano rosso. Ogni volta che andando in internet trovi la stessa tipologia di corso in tutte le città, tu stai navigando negli oceani rossi.
Per navigare negli oceani blu devi essere curioso, esplorare nuove frontiere e mettere insieme i pensieri per trasformare quello che sai in qualcosa che ancora non sai.
Ho fondato l’associazione LIBERA ACCADEMIA DELLE NUOVE LOGICHE, la prima accademia al mondo dedicata ai formatori, coach, counsellor, psicologi ecc., per fornire le best practice del pianeta bio, tecnologico, informativo, quantico. 392 ore, 20 materie, 18 mesi, 15 conferenze, 11 docenti, 5 borse di studio.
Un solo obiettivo: la divulgazione delle nuove logiche.
L’ho fondata per creare i “formacuochi”, formatori in grado di creare ricette uniche di formazione, prodotti unici, adeguati alle nuove logiche.
I sistemi di intelligenza artificiale sono in grado di imparare prospettando nuove forme di vita, cioè entità sensienti di cui non possiamo prevedere, né tanto meno guidare, lo sviluppo. Come questo processo di rapido sviluppo tecnologico, che riguarda la produzione dell’intelligenza collettiva si può legare a etica e valorizzazione della cultura nei processi organizzativi aziendali? In che modo la formazione può supportare la persona affinché possa contribuire all’innovazione senza subirla passivamente?
Come scrive Salvatore Brizzi ne “La porta del Mago” ci sono tre stadi di anima: le anime bambine appartengono a quegli esseri umani non ancora autosufficienti dal punto di vista della coscienza. Queste anime reclamano sempre diritti e cercano di sfuggire ai doveri e alle responsabilità. Per questo genere di anime ci vuole ancora una formazione basica, una formazione leggera che entra piano piano e inserisce un seme che forse col tempo, germoglierà. “fai della tua vita un capolavoro” qui andrà benissimo.
Poi ci sono le anime adolescenti che stanno a metà strada fra il neonato e l’adulto. Riguarda tutti quelli che hanno intrapreso un cammino evolutivo. A queste anime non basta più il corsetto sulla leadership, cominciano a scalpitare, sono alla ricerca di nuovi strumenti formativi sempre più evoluti. Ad oggi, la formazione classica non ha dato risposte a questa esigenza, lasciando colmare il vuoto al modo olistico che, mi spiace dirlo, ancora non ha capito un cavolo del mondo del business e gli si contrappone, sbagliando, mettendo il business su un piano inferiore rispetto alla loro presunta spiritualità. Tutto questo crea solo della gran confusione e sta spaccando il mondo in due, quelli che si credono i guru e condannano il business e quelli che non si sentono rappresentati dai guru vestiti di bianco. Non puoi entrare in un’azienda vestito da santone e sulla base del nulla, chiedi un atto di fede all’imprenditore o al manager per riportare la giusta energia nella sua azienda. Giusta per chi? Su quali basi scientifiche? E i sindacati cosa ne pensano? Servono formatori capaci, con i piedi nel mondo aziendale e la testa nella fisica quantitica per poter effettuare un vero cambiamento nelle aziende.
Infine ci sono le anime adulte, quelle che non reclamano più diritti per sé, sono le anime che si dedicano a formare le coscienze meno evolute, sono i “maestri”, saranno gli operatori bio quantici che stiamo formando nella nostra accademia.
Ed è per loro che ho fondato la Libera Accademia Delle Nuove Logiche, per accelerare il processo evolutivo, per apprendere in un tempo relativamente breve ben 20 materie del pianeta bio-tecnologico-informativo-quantico alle quali ho voluto aggiungere altre 15 conferenze su scoperte e tecnologie non ancora famose. I “maestri” che usciranno da questa scuola saranno i formatori che porteranno nelle aziende l’innovazione necessaria a far fare un salto quantico alle imprese italiane. Insegnare a rilassarsi, risolvere problemi in pochi secondi usando le tecniche di logosintesi o le onde quantiche della Matrix, tutto questo è alla portata di tutti, anche delle anime bambine.
Riuscite a immaginare un CDA che chiude gli occhi e visualizza il futuro della propria azienda, così come dovrà essere, perfetto, ecologico, nel flusso? Provate a immaginare la potenza del linguaggio trasformazionale fra colleghi o col cliente. Riuscite a immaginare la startup di un’azienda costruita a tavolino usando le sequenze numeriche di Grabovoi, o l’astrologia del business, o il modulo Holodeck della Matrix? Non sarebbe fantastico? E se quel dipendente fosse lento, svogliato solo perché sta seduto sopra un nodo di Hartmann? E se bastasse spostare la sua scrivania di pochi centimetri e il dipendente riprendesse subito vigore e lucidità? Tutto questo non sarebbe di grande utilità per le aziende?
Le aziende del futuro avranno bisogno di formazione evoluta, si tratta di capire quanti formatori evoluti saranno a disposizione per fare questo.
Ieri hai detto domani. Oggi i giovani sono il futuro della nostra società, la crisi e la scarsità di investimenti rischiano di contrapporre la dimensione personale della realizzazione del sé a quella della competitività delle imprese e dei territori. In che maniera la formazione potrà far conciliare questi due estremi enfatizzando i valori strategici dell’impresa con la valorizzazione della persona nella sua essenza? In che modo la formazione può costruire una situazione ideale in azienda generando entusiasmo e partecipazione?
Se Charles Darwin affermasse che l’umanità si evolve in continuazione e che ogni nuova generazione è più evoluta della precedente gli crederemmo sulla parola. Se i bambini indaco, così chiamati per il colore della loro aura (alone luminoso, invisibile alla normale percezione, che circonda gli esseri viventi), sono dei piccoli guerrieri pronti a fare piazza pulita del passato, i cristallo, più evoluti ancora, aprono la via alla dimensione del cuore. In questi anni in molti hanno tentato di individuarne le caratteristiche peculiari visto che, a quanto pare, questi bimbi superdotati vengono spesso fraintesi, tacciati negativamente se non addirittura etichettati come malati, imbottiti di psicofarmaci per normizzarli.
Teoria? Fantasie? Farneticazioni? Anche le teorie di Charles apparivano decisamente folli ai suoi contemporanei! I giovani digitali, gli indaco, i cristallo, i diamanti, non li potremo più condire via con un corsetto sulla leadership, quelli si connetteranno telepaticamente alla Matrix e tutto questo avverrà con noi o senza di noi, sta a noi esserci! La formazione aziendale deve necessariamente apprendere dal mondo olistico le tecniche più avanzate del pianeta Bio-tecnologico-informativo-quantico, tradurre queste conoscenze nel linguaggio business e riprogettare una formazione più evoluta per aziende sempre più quantiche.
Un solo obiettivo: la divulgazione delle nuove logiche.
Come scrive Salvatore Brizzi ne “La porta del Mago” ci sono tre stadi di anima: le anime bambine appartengono a quegli esseri umani non ancora autosufficienti dal punto di vista della coscienza. Queste anime reclamano sempre diritti e cercano di sfuggire ai doveri e alle responsabilità. Per questo genere di anime ci vuole ancora una formazione basica, una formazione leggera che entra piano piano e inserisce un seme che forse col tempo, germoglierà. “fai della tua vita un capolavoro” qui andrà benissimo.
Le aziende del futuro avranno bisogno di formazione evoluta, si tratta di capire quanti formatori evoluti saranno a disposizione per fare questo.
Se Charles Darwin affermasse che l’umanità si evolve in continuazione e che ogni nuova generazione è più evoluta della precedente gli crederemmo sulla parola. Se i bambini indaco, così chiamati per il colore della loro aura (alone luminoso, invisibile alla normale percezione, che circonda gli esseri viventi), sono dei piccoli guerrieri pronti a fare piazza pulita del passato, i cristallo, più evoluti ancora, aprono la via alla dimensione del cuore. In questi anni in molti hanno tentato di individuarne le caratteristiche peculiari visto che, a quanto pare, questi bimbi superdotati vengono spesso fraintesi, tacciati negativamente se non addirittura etichettati come malati, imbottiti di psicofarmaci per normizzarli.