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Francesco Pugliese

Categories: AIF,Interviste

FRANCESCO PUGLIESE

Milano, 25 dicembre 2016 Incontro con la stampa di fine anno di Conad.

 
 
Amministratore Delegato Conad

Micro e macro interagiscono costantemente generando motivazioni, impegno e partecipazione della persona. Per questi motivi il formatore deve sperimentare sempre più approcci sistemici e strumenti innovativi, anche associando differenti discipline. La formazione è sempre più esperienziale, e il luogo ideale dove generare apprendimenti in grado di produrre cambiamenti personali e professionali coerenti con le dinamiche di sviluppo dello scenario socio-economico e le esigenze competitive delle organizzazioni.
Quali sono i metodi e gli strumenti a disposizione del formatore in grado di migliorare l’interazione tra scenario sociale e competitivo, organizzazione e persona al fine di arrivare alla giusta comprensione delle dinamiche economiche e industriali, all’uso consapevole della tecnologia e al corretto sviluppo personale?

Consideriamo la formazione un elemento basilare della crescita delle potenzialità del nostro sistema e del senso di responsabilità di ogni socio e dipendente. E della scoperta di sé come valore e risorsa anche per gli altri. E’ cura e impegno per la qualità del lavoro, ma anche strumento per contribuire con la propria, personale parte ai risultati comuni. Con la formazione facciamo crescere nuove professionalità e diamo forza allo spirito mutualistico che ci connota.
Per essere competitivi serve cultura e formazione, attenzione ai nuovi mestieri e cura per la buona “manutenzione” di quelli più tradizionali, che sono l’essenza del nostro essere impresa della moderna distribuzione. Impresa che si misura con i mercati e che è “socialmente responsabile”. Un elemento, quest’ultimo, di continuità con la nostra storia, che ha come riferimento la comunità fatta di persone, di cittadini che sono anche clienti dei nostri punti di vendita. Essere una grande azienda non è solo una questione di dimensione patrimoniale o geografica; significa anche essere capaci di condividere i valori e contribuire alla soddisfazione dei bisogni che caratterizzano la vita delle tante comunità in cui siamo presenti.

 

La terza rivoluzione industriale, nel 1970, ha segnato la nascita dell’informatica. La data d’inizio della quarta rivoluzione industriale non è ancora definita, probabilmente perché è tuttora in corso e solo a posteriori sarà possibile identificarne l’atto fondante. La moltiplicazione della complessità è una delle caratteristiche dell’innovazione, per cui di fronte a una tecnologia sempre più amichevole e familiare, ci si confronta con un’incertezza continua che rende complesso identificare il senso e la direzione del cambiamento. Ci avviamo verso un futuro in cui intelligenza artificiale, robotica e persone interagiranno nelle nostre organizzazioni.
In questo contesto quali metodi e strumenti possono essere utilizzati nella formazione professionale per facilitare un inserimento sensato e un uso consapevole di tecnologie abilitanti fondamentali per l’internazionalizzazione e la realizzazione di Industria 4.0?

La tecnologia è fondamentale, ma ancor più lo è lo spirito di squadra. L’industria svolge un ruolo fondamentale nel mercato e nella società perché è in grado di fornire un valore aggiunto che non è solo basato sulla tecnologia o sul prodotto. E’ anche una fucina di manager di alto livello che sono chiamati a dare vita a team di lavoro che sappiano avvalersi dell’automazione per migliorare la funzionalità e l’efficienza dell’impresa.
Nel nostro sistema, formare per innovare significa non solo avere consapevolezza delle trasformazioni in atto nel mondo esterno, cercando di capirle e approfondirle con una consapevole curiosità, ma anche la capacità di proporre e realizzare, con la disponibilità a scambiare le migliori esperienze che abbiamo fatto. E’ un modo per rispondere alla nostra missione con un impegno forte nella qualificazione dell’impresa commerciale.
Alla base ci sono l’autorevolezza, le capacità professionali, il senso di reciproco rispetto con cui i più anziani ed esperti trasferiscono il proprio “sapere” ai giovani, con cui ci occupiamo del passaggio generazionale e dell’inserimento di nuovi associati.

 

I giovani si trovano di fronte a nuove e importanti sfide che prospettano rischi e opportunità. La trasformazione digitale ha portato un cambiamento della natura stessa del lavoro che causerà un inevitabile riassestamento della società. In settori storici stanno scomparendo numerosi posti di lavoro mentre altri segmenti di mercato vivono un momento fiorente sollecitando la continua ricerca di nuove figure professionali. Cambiano di conseguenza le competenze e le abilità ricercate: nel 2020 il problem solving rimarrà la soft skill più ricercata, ma rivestiranno altrettanta importanza il pensiero critico e la creatività da impiegare per attività di co-progettazione e co-sperimentazione di prodotti o servizi innovativi.
Quale formazione ritiene utile per supportare l’evoluzione delle organizzazioni e lo sviluppo di nuova occupazione?

Un’impresa qual è Conad si basa su valori propri della cooperazione. E’ dunque consapevole che per crescere e fare sviluppo siano fondamentali le caratteristiche personali, l’esperienza maturata, la volontà di farsi carico dei nuovi ingressi. Senza chiudersi in se stessa, ma, anzi, con un occhio sempre attento all’evoluzione della società e del mondo del lavoro.
Le tecnologie e il digitale fanno il loro mestiere: plasmano un mondo differente in cui capacità di innovare e creatività richiedono una grande disponibilità a mettersi in gioco. Precedere un competitor con innovazioni utili e rispettose delle attese e delle sensibilità dei clienti è la condizione imprescindibile per avere successo e essere ricordati anche in contesti in profonda evoluzione. Occorrono leader che sappiano attorniarsi di collaboratori leali, che sappiano dare il loro contributo alle riflessioni e individuare la soluzione migliore. Mettendo sempre al centro la persona, attraverso la quale migliorare i propri pensieri, e fungendo da stimolo su cosa sia meglio per l’impresa.


 

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