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Giancarlo Cartechini

Categories: AIF,Interviste

  


GIANCARLO CARTECHINI


Formatore INPS

Quest’anno la riflessione che vorremmo proporre riguarda il nostro lavoro quotidiano e più nello specifico tre parole:
 
La prima parola è sentiero, inteso come percorso quotidiano di sviluppo e conoscenza.

Perché “sentiero” e non “strada”? Il sentiero evoca spazi aperti, orizzonti in continuo mutamento, vento… Rappresenta la giusta metafora per indicare un percorso di sviluppo professionale?
È possibile respirare aria di montagna anche nei corridoi aziendali? Immaginiamo di avere di fronte a noi un giovane che entra nel mondo del lavoro e che si dovrà presumibilmente districare tra tangenziali intasate, strade di periferia e vicoli senza uscita: quali parole credibili, di crescita e di sviluppo, possiamo affidargli?

Saremo all’altezza del compito?

 
La seconda chiave è il qui ed ora, la consapevolezza, intesa come conoscenza delle proprie competenze.

Il pregio più grande della mindfulness è quello di aiutare il soggetto ad osservare “dall’esterno” il funzionamento della propria mente, prendendo coscienza di quella “proliferazione mentale” fatta di pensieri ricorrenti, abitudini e preoccupazioni che lo attanaglia e gli impedisce di sviluppare pensieri creativi. Anche le aziende sono spesso sono attanagliate da “proliferazioni mentali”, vincoli immaginari che ne impediscono lo sviluppo. Sarebbe molto interessante sperimentare tecniche di mindfulness aziendale, credo sia un campo di sviluppo molto stimolante.

 
Infine il cardine su cui si svolge la nostra vita, anche professionale, l’alleanza.

Mi collego alla risposta precedente. La generazione z potrebbe rappresentare proprio quel fattore di novità che può consentire alle “organizzazioni mature” di osservarsi dall’esterno. Si può immaginare un processo virtuoso di scambio tra “esperienze lavorative consolidate” e “nuovi orizzonti”. Magari in questo modo potremmo ancora pronunciare, insieme, le parole di Antonio Machado “Viandante non esiste il cammino. Il cammino si fa camminando”.


 

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