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Giorgio Mottini

Categories: AIF,Interviste

  

GIORGIO MOTTINI

Ceo Eukinetica: star bene lavorando

Che vantaggi può offrire la Gamification a livello esperienziale?

Al termine di un workshop che ho avuto modo di condurre qualche tempo fa, una partecipante si è avvicinata dicendomi:

“Io ho bisogno di essere motivata per fare movimento e per cambiare, così come ho fatto oggi…voglio capire perchè farlo, voglio sentire sul mio corpo l’efficacia e voglio essere coinvolta emotivamente…!”

Ecco perchè amo fare formazione esperienziale. Un apprendimento capace di stimolare differenti canali contemporaneamente, quello cognitivo, quello emotivo e quello fisico. Lo sappiamo, inserire nelle nostre vite abitudini nuove è difficile anche quando capiamo a livello cognitivo che queste potrebbero farci star meglio.
Per quella che è la mia esperienza con Eukinetica in ambito well being, la formazione esperienziale coinvolge il piano fisico prevedendo una sessione pratica dove i partecipanti sono invitati a provare alcuni esercizi e a testarne i benefici nell’immediato. Poter riscontrare i benefici di un esercizio stimola il piano emotivo e crea motivazione a continuare.

Al termine dei nostri corsi ho riscontrato spesso l’entusiasmo tipico di chi ha compreso e provato su di sé alcuni cambiamenti. E non è raro trovare tra i partecipanti chi manifesta il desiderio di continuare a prendersi cura della propria salute.

L’unica controindicazione che vedo alla formazione esperienziale? La non voglia a sperimentare, a uscire dal conosciuto, a mettersi in gioco

 

Quali strategie un’azienda oggi può adottare per il Well-Being della persona?

Le persone oggi hanno bisogno di più tempo per dedicarsi a sè stesse. Questo è il vero benefit. Nello smart working fondamentale è il rapporto di fiducia che deve essere un punto solido presente da cui partire. Se lo smart working va in questa direzione, il tempo lavorativo viene ottimizzato, le persone sono più felici e i risultati per l’azienda vengono mantenuti o migliorati.

 

Quali competenze saranno richieste dalle aziende nel futuro mercato del lavoro?

Parlando della mia esperienza personale, dato per assodato il requisito delle conoscenze professionali specifiche, ciò che cerco dai miei collaboratori è la capacità di collaborare con entusiasmo e umiltà all’interno del team, con la voglia di poter esprimere il meglio di stessi e di mettersi invece da parte al momento opportuno riconoscendo i propri limiti, che sappiano vedere gli errori commessi e trasformarli in stimoli per migliorarsi. Tutto ciò seppur decantato spesso a gran voce non è così scontato.

La mia ricetta alla facilitazione del cambio generazionale si basa quindi più su valori e capacità come l’autostima, l’umiltà e la voglia di evolversi.


 

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