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Il valore del Premio Adriano Olivetti

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IL VALORE DEL PREMIO AIF ADRIANO OLIVETTI

 

Un grazie a tutti coloro che rappresentano il Premio AIF Adriano Olivetti

In occasione della pubblicazione dei vincitori della II Edizione del Premio AIF Adriano Olivetti, vorrei ringraziare tutti coloro che hanno reso possibile la realizzazione di questo sogno.

La Segreteria Nazionale e l’Ufficio Stampa di AIF, per la puntuale attività di informazione e di motivazione alla partecipazione svolta in questi due anni. I giurati, professionisti del settore e cultori i quali hanno dedicato, in maniera disinteressata e gratuita, tempo e competenze nell’analizzare, comprendere e valutare i numerosi progetti che, già dalla prima edizione, sono pervenuti. Infine i partecipanti il cui lavoro costituisce il substrato di questa incessante avventura.
I loro progetti, le loro sperimentazioni, dimostrano che esiste ancora chi lavora con passione e pensa che non siano le circostanze della vita a generare successi e insuccessi ma la continua esplorazione di quegli ambiti, spesso sconosciuti, situati nelle nostre organizzazioni, nei nostri territori e, spesso, dentro noi stessi.

Tutte queste persone determinano il grande successo del Premio AIF Adriano Olivetti rievocando costantemente il senso che abbiamo inteso dare a questo premio: occhi sognanti, volontà di ferro e intuizioni geniali per tentare di far conciliare uomo e macchina all’interno di una fabbrica che non sia finalizzata alla sola generazione di profitto.

Il Premio consente di stanare quella formazione capace di condurci in quel territorio caratterizzato dallo stupore, da quella situazione che, discostandosi da una norma nota, da una qualche ovvietà alla quale siamo abituati, ci sollecita a immaginare nuove avventure umane della fabbrica e del lavoro.

Valorizza quella dimensione di senso spesso trascurata quando si parla di obbligatorietà, di economicità, di digitalizzazione e di efficacia. Riporta al centro dell’attenzione lo sforzo di chi quotidianamente sollecita un apprendimento collettivo che possa migliorare l’esistenza della persona all’interno dei contesti lavorativi e nelle relazioni sociali.

Ecco perché, oltre l’orgoglio, è l’emozione che prende il sopravvento ogni qual volta ringrazio coloro che hanno riconosciuto nel Premio AIF Adriano Olivetti e in AIF quel terreno comune sul quale seminare per cogliere in futuro i frutti di un maggiore benessere individuale e diffuso.

Antonello Calvaruso
Presidente Nazionale AIF

 

Alcuni dati significativi del Premio Adriano Olivetti
Giunti quest’anno alla seconda edizione del Premio AIF Adriano Olivetti siamo ad analizzare i risultati di questa iniziativa, segnalando la conferma del grande interesse del settore della formazione per il Premio, che ha saputo catalizzare l’attenzione sulle proprietà e sulle opportunità della buona formazione.
La partecipazione di piccole e grandi imprese del nostro Paese, di scuole e università, di associazioni, di formatori, coach, counselor, progettisti e dei responsabili delle risorse umane a tutti gli step dell’organizzazione del Premio, ha garantito il giusto successo dell’iniziativa.

Oltre 110 iscritti con 137 progetti, valutati da 95 giurati; un Premio che stimola il dibattito, documentato anche da 82 video interviste ed 111 interviste scritte pubblicate sull’Annual 2015 e sul nostro sito. Queste tematiche, relative ai processi di apprendimento sono state amplificate da una vasta audience che segue costantemente le nostre iniziative, anche sui social network: circa 24.000 contatti diretti Linkedin, 6.000 contatti nel gruppo Linkedin AIF, 1500 followers su Twitter e 3000 seguaci su Facebook divisi tra pagina ufficiale e diversi gruppi regionali.

Quindi l’iscrizione al Premio include la partecipazione ad una sfida importante, con la relativa e inusuale accettazione del confronto fra professionisti su temi vitali per le aziende e per le organizzazioni.
L’interesse per l’iniziativa è testimoniato dagli iscritti alla seconda edizione che hanno rinnovato il proprio impegno a partecipare a questa particolare competizione, e da molti degli stessi giurati che hanno partecipato nuovamente alla seconda edizione del premio con rinnovato desiderio di valutazione critica.

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