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Quest’anno la riflessione che vorremmo proporre riguarda il nostro lavoro quotidiano e più nello specifico tre parole:
La prima parola è sentiero, inteso come percorso quotidiano di sviluppo e conoscenza.
Il concetto di “Empowering People”, quale asset strategico di crescita all’interno del contesto aziendale, fa riferimento alla valorizzazione delle competenze di ciascuno, andando a colmare eventuali gap tra as is e to be a livello sia di hard che di soft skills, sulla base di un’adeguata analisi dei bisogni formativi. Ma significa anche individuare le potenzialità, i bisogni inespressi, i punti di forza, la possibilità di ricoprire posizioni differenti, attraverso un opportuno percorso formativo e un’eventuale job rotation.
Un’efficace valutazione del potenziale può essere effettuata tramite diversi strumenti, tra cui interviste ai responsabili di funzione e ai collaboratori. In Andriani abbiamo svolto questo tipo di attività utilizzando interviste narrative a tutto il personale e osservazione partecipante, in modo da far emergere talenti inespressi ed eventuali aree di miglioramento; il tutto è stato poi approfondito tramite successive sessioni di Escape Room e griglie di valutazione delle competenze. Un passo fondamentale è stato, successivamente all’analisi dei risultati del processo di valutazione, discutere il feedback con la risorsa, per coinvolgerla nel percorso, farla sentire partecipe dell’iniziativa di valutazione e del suo path di carriera. Questo è stato il punto di partenza per valutare percorsi formativi ad hoc volti all’acquisizione o al miglioramento di competenze strategiche al fine di ricoprire un ruolo specifico.
Interventi di questo genere vanno ad incidere sulla motivazione intrinseca e sulla produzione di qualità tacita, aumentando la percezione di benessere e lo “spazio di felicità”, intesa non in senso edonico, quale gratificazione immediata, bensì eudemonico, ossia well-being prolungato come virtuosa autorealizzazione delle potenzialità personali attraverso un percorso di self-empowerment e valorizzazione delle diverse intelligenze, abilità e caratteristiche di personalità.
La seconda chiave è il qui ed ora, la consapevolezza, intesa come conoscenza delle proprie competenze.
Valorizzare e sviluppare il capitale umano significa agire sulle competenze, ma anche sulla riduzione di fattori che possono creare stress e sul potenziamento di elementi positivi che possono generare buon umore e felicità, come ci insegna la psicologia positiva di Seligman, che associa il concetto di Benessere alla Felicità, sostenendo quanto elementi fondamentali per raggiungerla siano la coltivazione di emozioni positive, il coinvolgimento pieno in attività dense di significato, un senso di realizzazione profondo che si può acquisire in diverse aree della vita.
Molte sono le iniziative che in Andriani abbiamo intrapreso con tale finalità, tra cui Bike to Work; l’Arts Academy rivolta ai figli di dipendenti; attività di team building con l’utilizzo del Lego Serious Play; l’annuale Family Day che coinvolge nella vita aziendale anche le famiglie dei dipendenti; la realizzazione di uno Smart building basato sui concetti di trasparenza, libertà e benessere; l’introduzione dello smartworking e della flessibilità oraria e un progetto di corporate wellness.
La MINDFULNESS, quale tecnica di meditazione focalizzata sull’attenzione rivolta all’hic et nunc che permette di passare da uno stato di disequilibrio ad una maggiore percezione soggettiva di benessere, basata su una conoscenza profonda degli stati e processi mentali, diventa una tecnica di promozione del benessere psico-fisico, assieme ad altri strumenti ed iniziative quale il coaching e la formazione esperienziale, che, utilizzando il gaming e tecniche proiettive, possono condurre ad un cambio di paradigma, quale mindset fondante della cultura aziendale nel suo insieme di valori e asset.
Infine il cardine su cui si svolge la nostra vita, anche professionale, l’alleanza.
Oggi nelle realtà aziendali inizia ad affacciarsi la generazione Z, i veri nativi digitali, giovani abituati da sempre all’uso delle tecnologie digitali, alla comunicazione social, alla ricezione di molteplici stimoli contemporaneamente, alla coltivazione del benessere psicofisico, alla salvaguardia dell’ambiente e ai temi della diversity and inclusion. Per favorire l’integrazione della nuova generazione con le altre già presenti nel tessuto organizzativo, bisogna puntare sulla coerenza tra valori, sistemi, pratiche e People Strategy e sull’ottimizzazione dell’Employee Journey, dando grande risalto anche alla fase di onboarding, creando dialogo e sinergia, rafforzando i sistemi di performance e di welfare e supportando, attraverso un’opportuna attività formativa, il team working, in ottica del superamento del concetto dell’io. Molta formazione va anche destinata alle tematiche di sustainability e CSR e all’introduzione di tecniche che rafforzino gli Organizational Citizenship Behaviors.
La seconda chiave è il qui ed ora, la consapevolezza, intesa come conoscenza delle proprie competenze.
Infine il cardine su cui si svolge la nostra vita, anche professionale, l’alleanza.