SARA DALLE PEZZEBusiness Coach e Trainer |
Che vantaggi può offrire la Gamification a livello esperienziale?
A volte in aula ci sono persone che lavorano nello stesso reparto o allo stesso livello, più spesso però si tratta di gruppi eterogenei e vari. Individui che lavorano per la stessa azienda e che condividono la maggior parte della loro vita a contatto, persone che sono abituate a fare, insieme, a parlare di questioni tecniche e ad avere obiettivi comuni, ma che spesso non si relazionano come identità. Non si conoscono a livello personale e sanno poco o nulla dell’uomo o della donna che hanno una vita e una storia al di fuori dell’attività aziendale.
Far fare loro esperienze di condivisione e coinvolgerli su contenuti a cui non sono abituati, in una modalità pratica che li faccia sentire in confort, permette apertura e disponibilità a farsi guidare verso una crescita. Ci troviamo spesso, infatti, di fronte ad un approccio iniziale di chiusura verso una formazione che gli è imposta dall’alto e di cui apparentemente non sentono di aver bisogno. Il gaming è quindi una metodologia efficace che riporta le persone ad una fiducia e ad un contatto umano utili, per poter aprire le porte ad una produzione di idee e progetti pratici, applicabili fin da subito nel quotidiano. Attraverso l’attività pratica che riporta tutti ad una dimensione ludica e di coinvolgimento a livello prima di tutto emozionale ed umano, si crea quindi il contesto su cui poi poggiare e generare attività e interazioni lavorative a più alto impatto e valore.
Quali strategie un’azienda oggi può adottare per il Well-Being della persona?
Lo smart working è una proposta innovativa che trovo altamente efficace quando regolamentata e valorizzata. In un’epoca in cui la velocità e la connessione sono così possibili e a volte invadenti, in cui il tempo del web scorre più velocemente di quello umano e le relazioni sono più spesso virtuali che reali, mettere al centro il benessere umano è di fondamentale importanza per rimanere focalizzati e attivare la creatività, la proattività e l’unicità di ciascun individuo.
Oltre ciò, affinchè ci sia responsabilità e presa di consapevolezza da parte delle parti del valore di questa innovazione, occorre che vengano create le condizioni affinchè ci sia l’impatto positivo ed efficace auspicato. È opportuno quindi creare momenti di condivisione e feedback, generare spazi di integrazione e coinvolgimento in attività di team che riportino alla dimensione e alla visione aziendali.
Quali competenze saranno richieste dalle aziende nel futuro mercato del lavoro?
Il futuro mercato del lavoro, in cui le macchine andranno sempre più a sostituire le competenze e le abilità base per le attività ripetitive e replicabili, richiederà maggiore creatività, flessibilità e capacità di relazione. Spazi in cui ancora il cervello artificiale non è in grado di competere con quello umano sono tutti quegli ambiti in cui vengono coinvolte la sfera emotiva e le capacità dell’uomo di generare soluzioni creative. Oltre ciò occorreranno abilità di mediazione interculturale per un mercato che si espande e che allo stesso tempo diventa sempre più di nicchia. Le popolazioni si spostano, cambiando le abitudini e modificando le culture. Occorreranno quindi capacità di integrazione e di comunicazione. Abilità di leadership per prendere ottime decisioni in tempi molto veloci, abilità negoziali e di lavorare in team.