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Sarah Chreyha

Categories: AIF,Interviste

  


SARAH CHREYHA


Psicologa- Psicodiagnosta clinica e forense, Formatrice. Autrice di MINDWELLNESS: Un percorso in tre tappe per ritrovare lo stato di benessere.

Quest’anno la riflessione che vorremmo proporre riguarda il nostro lavoro quotidiano e più nello specifico tre parole:
 
La prima parola è sentiero, inteso come percorso quotidiano di sviluppo e conoscenza.

La parola sentiero mi rimanda subito all’idea di ricerca: cercare la propria strada, cercare la propria direzione, quella che assecondando i propri valori personali ti guida verso la piena realizzazione.

In un contesto come quello attuale, altamente mutevole, dinamico, in continua evoluzione, la propria strada non appare traguardo semplice da raggiungere. Credo pertanto che la sfida del settore HR e di chi si occupa di formazione come me, sia oggi più che mai, quella di sostenere la persona in un processo costante di ricerca- azione/ ricerca – costruzione. Ricerca costante delle proprie risorse e costruzione dinamica della propria strada.
Strumenti come: la visualizzazione guidata, la Mindfulness, la mappa dei propri valori personali sono, dal punto di vista formativo, sicuramente di valido supporto allo sviluppo e alla valorizzazione delle proprie attitudini e competenze.

Il sentiero quindi non lo vedo più come un qualcosa di dato una volta per tutte bensì come un percorso di ricerca curiosa e costante che ci porta ad acquisire sempre più maggior consapevolezza di chi siamo e di ciò che vogliamo.

 
La seconda chiave è il qui ed ora, la consapevolezza, intesa come conoscenza delle proprie competenze.

Avere consapevolezza di sé è uno degli obiettivi più importanti che mi prefiggo di promuovere come psicologa e come formatrice aziendale. Più una persona è consapevole di se stessa, dei suoi meccanismi di funzionamento, delle sue risorse personali e dei suoi limiti, più sarà in grado di sostenere il cambiamento, di adattarsi e migliorare la propria condizione di vita. In un’ottica aziendale la ricaduta è altissima: più le persone appaiono consapevoli di loro stesse più si dimostrano resilienti e capaci di raggiungere obiettivi personali ma anche aziendali, via via sempre più sfidanti. Una persona consapevole è una persona capace di gestirsi e di far leva sulle sue risorse per uscire gradualmente dalla propria zona di comfort.

Nel campo della psicologia del benessere si trovano tutti gli strumenti che possono sostenere le persone nel percorso costante di conoscenza di sé: dalla mindfulness sicuramente a tecniche di visualizzazione guidata e proiettive, a tecniche più di stampo cognitivo che poggiano proprio sugli studi delle neuroscienze.

Nel mio lavoro amo spesso, a tal proposito, strutturare percorsi ad hoc sulla persona, avvalendomi di strumenti e metodologie diverse, tutte a carattere altamente esperienziale.

 
Infine il cardine su cui si svolge la nostra vita, anche professionale, l’alleanza.

Ricercare e promuovere l’alleanza tra le persone, al di là di ogni forma di puro individualismo, è oggi la mission che ogni impresa si deve porre. Le nuove generazione lo hanno forse già capito sì, sta a noi chiaramente sostenerle nel momento in cui entrano in un contesto che appare, ahimè, contrassegnato comunque dalla competizione. Come farlo? Sicuramente i percorsi di team building e di team working tornano ad essere prioritari ma non solo in ottica di evento più o meno isolato, credo molto nel percorso di team working. La realtà imprenditoriale deve sempre più identificarsi, metaforicamente parlando, come realtà sportiva: se il team è elemento fondamentale per il raggiungimento di obiettivi che solo così diventano realmente competitivi, dico, se crediamo in questo, allora in ogni circostanza in cui si struttura la vita della realtà organizzativa, si deve pensare ed agire in ottica di team. Dalle riunioni ai progetti veri e propri, ogni momento diventa elemento in cui promuovere e sostenere l’alleanza tra le persone.


 

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