SILVIA ROSSATOResponsabile Gestione Sportello Web Reputation e consulente per il Diritto all’Oblio |
Che vantaggi può offrire la Gamification a livello esperienziale?
Credo che la formazione esperienziale possa essere una frontiera da valutare, proprio per sviluppare un nuovo metodo di apprendimento. Penso che non si possa prescindere dall’esperienza diretta, con il lavoro con qualsiasi tecnologia, trovo sia necessario essere pronti ad affrontare soprattutto una metodologia di adattamento, e essere esperienziali significa anche adattarsi a quelle che sono le innovazioni.
Ad esempio, andare a scuola per imparare a usare excel non ha molto senso, se poi non lo si deve usare nella quotidianità. Con una formazione più esperienziale si può stimolare la persona a capire quanto possa essere utile in diversi ambiti.
Quali strategie un’azienda oggi può adottare per il Well-Being della persona?
Le strategie per il benessere del lavoratore all’interno delle aziende, in questo momento, dovrebbero essere al centro di una programmazione di sviluppo.
Ci sono realtà e realtà, certo è che un ambiente di lavoro dove si pensa al lavoratore come parte integrante anche nelle infrastrutture, questo può essere funzionale ad una buona produttività.
Non credo sia soltanto una questione di comodità, penso proprio alla gestione della quotidianità, spesso ci troviamo a passare gran parte del nostro tempo in un determinato ambiente di lavoro, per cui più è confortevole, più riusciamo ad essere produttivi.
Quali competenze saranno richieste dalle aziende nel futuro mercato del lavoro?
Le nuove competenze richieste dalle aziende penso che siano quasi imprevedibili, nel senso che le situazioni che si presentano sono sempre innovative e le nuove generazioni si trovano spesso davanti a nuove sfide, tanto che neanche le aziende sono al corrente di quello che potrebbe essere il futuro.
Quindi se, da una parte, i ragazzi si devono ingegnare o comunque devono essere pronti a offrire quello che le aziende richiedono, anche le aziende dovrebbero essere più propense ad un’evoluzione nei confronti dell’offerta, nel senso che i ragazzi possono dare molto di più, quindi ci vuole un’educazione all’innovazione diciamo su ambo i fronti.