VALERIA EVANGELISTATraining Manager Arval BNP Paribas Group |
Che vantaggi può offrire la Gamification a livello esperienziale?
I vantaggi di un engagement attraverso la gamification sono riconducibili, nella nostra esperienza, a un maggior interesse e commitment effettivo dei partecipanti alla formazione, soprattutto in modo continuativo nel tempo. Seguendo questo approccio abbiamo costruito il progetto Netskills in Arval, e il suo deployment ci ha confermato questa tendenza. L’elemento gaming, insieme alla possibilità open di partecipare alle formazioni nelle modalità preferite (aula o video) nei tempi preferiti (dall’ufficio o da casa, durante la settimana o la sera e nei weekend) consentono di ancorare l’apprendimento , grazie a spunti divertenti e leggeri , seppur correlati a contenuti formativi concreti e trasversali.
Le possibili difficoltà sono a mio avviso legate alla necessità di bilanciare diversi elementi in fase di progettazione delle formazioni, considerando diverse esigenze tra cui rendere il più possibile semplice e intuitiva possibile la learning experience e, nello stesso tempo, aggiungere argomenti sempre nuovi e di appeal puntando su elementi gaming in grado di suscitare continuamente la curiosità, e quindi la partecipazione, degli utenti.
Dall’esperienza di Netskills osserviamo che la trasversalità dei temi trattati, la durata breve delle formazioni e l’organizzazione ad “accesso libero”, insieme all’introduzione di meccanismi di gaming che stimolano la “sfida “ tra colleghi, sono fattori che generano un forte interesse nei partecipanti.
Quali strategie un’azienda oggi può adottare per il Well-Being della persona?
Lo Smart Working è uno degli aspetti chiave del well being all’interno dell’azienda.
In Arval è stato avviato come pilota nel corso 2018, integrato con la progettazione in ottica di Smart Space degli spazi di lavoro, in particolare nell’hub di Verona.
I nuovi uffici rispondono alle esigenze di flessibilità e collaborazione dello Smart Working, introducendo postazioni di lavoro non assegnate, per favorire il più possibile la condivisione e la collaborazione tra colleghi, aree dedicate al lavoro comune, sale meeting modulabili, chat sofà per piccole riunioni, tavoli di co-working, una silent room – nella quale vige la regola del silenzio per i lavori che necessitano di concentrazione – e una phone booth dedicata alle conversazioni telefoniche riservate.
Si tratta di innovazioni che mirano a creare un ambiente di lavoro sempre più dinamico e, insieme alla possibilità di lavorare da remoto, a favorire il bilanciamento della vita privata e professionale dei collaboratori. Dal punto di vista aziendale rappresentano un’ulteriore evoluzione della cultura manageriale in ottica di una maggiore responsabilizzazione delle persone verso il raggiungimento degli obiettivi, uscendo dalle logiche di controllo in direzione di un vero e proprio management by objective.
Un’evoluzione prima di tutto culturale e manageriale, ancor prima che tecnologica.
Quali competenze saranno richieste dalle aziende nel futuro mercato del lavoro?
Competenze come l’innovazione, la conoscenza di metodologie “agili” per la progettazione e “messa a terra” di nuove idee, l’attitudine a lavorare trasversalmente e per progetti, la conoscenza degli strumenti digitali e la capacità di gestire i “big data”, sono competenze sempre più richieste sul mercato. Sempre più spesso le persone sono chiamate a esprimere le proprie idee e creatività per progettare prodotti e servizi innovativi, adottando una mentalità da start-up e una metodologia agile nei processi aziendali.
La trasversalità e la possibilità di collaborare in team di progetto cross-funzionali facilitano il change management generazionale, favorendo lo scambio di esperienze e conoscenze.
Lo sviluppo di una forte cultura dell’apprendimento facilita questa evoluzione, anche grazie alla molteplicità di strumenti oggi disponibili che facilitano la formazione continua e autonoma.
Dall’esperienza di Netskills osserviamo che la trasversalità dei temi trattati, la durata breve delle formazioni e l’organizzazione ad “accesso libero”, insieme all’introduzione di meccanismi di gaming che stimolano la “sfida “ tra colleghi, sono fattori che generano un forte interesse nei partecipanti.
In Arval è stato avviato come pilota nel corso 2018, integrato con la progettazione in ottica di Smart Space degli spazi di lavoro, in particolare nell’hub di Verona.