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Luca Raina

Categories: AIF,Interviste

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LUCA RAINA

Docente di lettere e formatore per la didattica assistita dalle nuove tecnologie. Collabora con il Politecnico di Milano. Autore di corsi dedicati all’uso delle OER e delle Web App per TIM e Pearson. Ha ideato e amministra il canale YouTube APP per PROF.

Lo scenario economico e sociale è in continua e rapida evoluzione: la trasformazione digitale ha abbracciato quasi tutti i settori ed è protagonista nei principali mercati. Oggi tuttavia la crescita delle complessità e il timore nei confronti della tecnologia, sempre più pervasiva, sembrano ostacolare il percorso che porta al sviluppo della persona, in un contesto di interazione con le organizzazioni. Il fattore umano è riconosciuto come la soft-skill principale per il moto dell’evoluzione della nostra specie, ma ci sono ancora perplessità sulla direzione che deve prendere per portare a una nuova, vera innovazione. Come può la formazione incrementare l’impatto del fattore umano per infondere alle persone e alle organizzazioni il coraggio di affrontare nuove sfide in un contesto così dinamico?

Viviamo in un’epoca di forte transizione e dalla lettura complessa. La rivoluzione digitale sta introducendo in molti ambiti della società dei cambiamenti repentini, profondi e per certi versi irreversibili. La ricerca di algoritmi sempre più performanti determinerà drastici cambiamenti nell’economia e nei sistemi produttivi. Un’istruzione duttile e una formazione continua si riveleranno strumenti indispensabili per plasmare un futuro ormai attuale. Solo il coraggio frutto della consapevolezza permetterà di affrontare e vincere le sfide di domani.

 

Nel contesto globale contemporaneo la diffusione di informazioni avviene a una velocità incalzante sospinta dalla digitalizzazione. Per questo motivo il formatore deve sperimentare sempre più approcci sistemici e strumenti innovativi, anche associando differenti discipline. La formazione è sempre il luogo ideale dove generare apprendimenti in grado di produrre cambiamenti personali e professionali coerenti con le dinamiche di sviluppo dello scenario socio-economico e le esigenze competitive delle organizzazioni. Il formatore oggi è la figura che può educare all’uso consapevole della tecnologia, finalizzata al corretto sviluppo della persona. Quali sono i metodi e gli strumenti tecnologici a disposizione del formatore in grado di migliorare l’interazione tra scenario sociale e competitività economica? Quanto questi strumenti influenzano i processi di formazione?

Occupandomi di didattica assistita dalle nuove tecnologie godo di una posizione privilegiata per osservare come sia evidente la necessità di introdurre sin dalle scuole dell’infanzia una cultura digitale. Urge proporre un approccio che sia funzionale ai contenuti e permetta di sviluppare in modo creativo competenze e saper fare. La tecnologia infatti, dovrebbe essere al servizio della formazione, permettendo di raggiungere chiunque in maniera performante e in inclusiva. Le Web APP, che recensisco nel mio canale APP per PROF, sono un ottimo esempio di come strumenti tecnologici semplici possano trasmettere contenuti complessi.

 

La maggior parte delle scoperte, dalle grandi innovazioni scientifiche agli step esperienziali della crescita di ognuno di noi, avvengono attraverso il continuo imbattersi in errori e ostacoli. La possibilità di sbagliare, se circoscritta a un contesto adeguato, è il motore del miglioramento personale. Ad esempio Cristoforo Colombo, imbarcandosi con le 3 caravelle nel 1492, ha colto l’episodio di serendipità più influente nella storia moderna: mirando a raggiungere le Indie, scoprì l’America. Nella serendipità, ovvero la possibilità di imbattersi in felici scoperte per puro caso, è determinante l’influenza della specifica realtà in cui si opera. Il compito del formatore è operare attraverso la centralità della persona, legando tramite l’apprendimento il contesto dello scenario socio-economico allo sviluppo umano.Attraverso quali pratiche il formatore può trasmettere alla persona i mezzi necessari per la crescita dell’individuo nella realtà locale?

Non ci può esser formazione senza un modello pedagogico che la sostiene. A sua volta ogni pedagogia si prefigge la crescita dell’individuo anche nella società. Come formatore e docente mi ritengo doppiamente responsabile e motivato nel trasmettere attraverso l’esempio, la passione e la cura dei contenuti un modello diverso di insegnare. Conscio che bisognerebbe recuperare fiducia nella scuola e nell’istruzione professionale come realtà fondanti per la realizzazione di ogni cittadino.


 

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