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Gianluca Santacatterina

Categories: AIF,Interviste

GIANLUCA SANTACATTERINA

 
 
CEO & Founder Luxury & Tourism

Lo scenario economico e sociale è in continua e rapida evoluzione: la trasformazione digitale ha abbracciato quasi tutti i settori ed è protagonista nei principali mercati. Oggi tuttavia la crescita delle complessità e il timore nei confronti della tecnologia, sempre più pervasiva, sembrano ostacolare il percorso che porta al sviluppo della persona, in un contesto di interazione con le organizzazioni. Il fattore umano è riconosciuto come la soft-skill principale per il moto dell’evoluzione della nostra specie, ma ci sono ancora perplessità sulla direzione che deve prendere per portare a una nuova, vera innovazione. Come può la formazione incrementare l’impatto del fattore umano per infondere alle persone e alle organizzazioni il coraggio di affrontare nuove sfide in un contesto così dinamico?

Al giorno d’oggi siamo travolti dalla tecnologia e da tutto ciò che è virtuale. È fondamentale riscoprire il contatto umano che lentamente sta scomparendo. Avere coraggio significa ribaltare il pensiero dell’ultimo lustro, rivalutare la necessità di un rapporto così stretto con le tecnologie in favore del contatto umano.

 

Nel contesto globale contemporaneo la diffusione di informazioni avviene a una velocità incalzante sospinta dalla digitalizzazione. Per questo motivo il formatore deve sperimentare sempre più approcci sistemici e strumenti innovativi, anche associando differenti discipline. La formazione è sempre il luogo ideale dove generare apprendimenti in grado di produrre cambiamenti personali e professionali coerenti con le dinamiche di sviluppo dello scenario socio-economico e le esigenze competitive delle organizzazioni. Il formatore oggi è la figura che può educare all’uso consapevole della tecnologia, finalizzata al corretto sviluppo della persona. Quali sono i metodi e gli strumenti tecnologici a disposizione del formatore in grado di migliorare l’interazione tra scenario sociale e competitività economica? Quanto questi strumenti influenzano i processi di formazione?

Le tecnologie influenzano la Formazione come influenzano la vita. È cambiato completamente il modo di comunicare e interagire tra le persone, e se utilizzate nel giusto modo le tecnologie permettono di abbattere le distanze, di risparmiare il tempo, soprattutto in ambito formativo, oggi i colloqui a distanza con coach, tutor e formatori sono una realtà consolidata che permette di fornire servizi ad un maggior numero di utenti.

 

La maggior parte delle scoperte, dalle grandi innovazioni scientifiche agli step esperienziali della crescita di ognuno di noi, avvengono attraverso il continuo imbattersi in errori e ostacoli. La possibilità di sbagliare, se circoscritta a un contesto adeguato, è il motore del miglioramento personale. Ad esempio Cristoforo Colombo, imbarcandosi con le 3 caravelle nel 1492, ha colto l’episodio di serendipità più influente nella storia moderna: mirando a raggiungere le Indie, scoprì l’America. Nella serendipità, ovvero la possibilità di imbattersi in felici scoperte per puro caso, è determinante l’influenza della specifica realtà in cui si opera. Il compito del formatore è operare attraverso la centralità della persona, legando tramite l’apprendimento il contesto dello scenario socio-economico allo sviluppo umano.Attraverso quali pratiche il formatore può trasmettere alla persona i mezzi necessari per la crescita dell’individuo nella realtà locale?

Nel mondo digitale tendiamo a ricevere contenuti in maniera passiva, forse per pigrizia. Dovremmo invece sviluppare la curiosità, azionando la vena dell’osservazione andremmo ad imbatterci forse nelle felici scoperte attese da tempo, trascinati infine in un vortice di ottimismo.


 

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