LORETTA SIMONIDirettore del Settore Musei, Cultura e Promozione della Crescita – Comune di Vicenza |
In un contesto sempre più flessibile, dinamico, in rapida e continua evoluzione, diviene fondamentale anche da parte degli enti pubblici applicare una strategia efficace di pianificazione delle attività di erogazione dei servizi alla collettività.
Nel 2015, il passaggio di competenze in tema di accoglienza turistica dalle Province ai Comuni, deliberato dalla Regione Veneto, ha dato al Comune di Vicenza l’opportunità di svolgere un ruolo di primo piano nello sviluppo delle strategie e politiche di marketing culturale territoriale.
Questo scenario, è stato letto dal settore Musei, Cultura e Promozione della Crescita come una formidabile opportunità per riprendere il governo del sistema di biglietteria, precedentemente appaltato a una società esterna, potendo così esercitare un reale controllo di gestione sui flussi finanziari, disporre in tempo reale di report e statistiche sui dati di affluenza, profilazione dei visitatori, etc.
Nello specifico non si è trattata di una mera automazione di un processo, bensì di un processo di generazione di informazioni strutturate, riusabili in un contesto di interoperabilità.
L’introduzione del nuovo sistema ha consentito anche di attivare due nuovi infopoint turistici in centro storico amministrati attraverso la piattaforma tecnologica, fornendo così un servizio ancor più capillare al turista e al visitatore.
Si è registrato un aumento del 27% degli incassi da biglietti del circuito museale nel periodo 2015/2017; un aumento dei visitatori nei musei, per lo stesso periodo, del 28%; una riduzione di costi rispetto alla precedente modalità di gestione del sistema di biglietteria pari a circa il 10%, a fronte tuttavia di un netto miglioramento complessivo dei servizi.
Aver colto il cambiamento come opportunità per migliorare il benessere organizzativo e sviluppare competenze specifiche è stata la chiave di volta dell’intera operazione e ha reso il personale protagonista di un impegno assiduo e appassionato, nella consapevolezza di essere in prima persona artefice di una svolta, tanto più importante in quanto maturata all’interno di un contesto pubblico, di norma restio al cambiamento.
In generale, questo nuovo assetto ha prodotto un atteggiamento generale determinato a sfruttare le potenzialità offerte.
La formazione svolta è stata fondamentale e il luogo ideale per fornire alle persone gli strumenti continui e innovativi favorendo l’acquisizione di una consapevolezza che ha contemplato non solo la conoscenza ma anche le abilità e le attitudini delle stesse.
Tutto ciò anche per dire che la risorsa umana è al centro di qualsiasi processo innovativo e che il contesto formativo è il luogo ideale per fornire strumenti utili a interpretare i cambiamenti richiesti dal mondo del lavoro. In questo senso il formatore rappresenta la figura di rilievo per favorire lo sviluppo esperienziale e professionale delle risorse umane nell’ambito delle competenze tecniche e relazionali.
Più in generale, cambiamento e innovazione non possono essere disgiunti dal concetto di organizzazione: la capacità delle persone di essere inclini al cambiamento è determinante per poterla trasferire nel concreto in processi e prodotti a contenuto innovativo.
In questo senso, l’adozione del software gestionale per i musei è stato l’innesco per avviare un processo di profondo cambiamento della realtà turistico-museale cittadina in molti suoi aspetti rilevanti, ma anche per dare un nuovo corso allo schema di lavoro dell’organizzazione. A dimostrazione che anche nella Pubblica Amministrazione cambiare si deve, ma soprattutto si può.
Questo scenario, è stato letto dal settore Musei, Cultura e Promozione della Crescita come una formidabile opportunità per riprendere il governo del sistema di biglietteria, precedentemente appaltato a una società esterna, potendo così esercitare un reale controllo di gestione sui flussi finanziari, disporre in tempo reale di report e statistiche sui dati di affluenza, profilazione dei visitatori, etc.
Nello specifico non si è trattata di una mera automazione di un processo, bensì di un processo di generazione di informazioni strutturate, riusabili in un contesto di interoperabilità.
L’introduzione del nuovo sistema ha consentito anche di attivare due nuovi infopoint turistici in centro storico amministrati attraverso la piattaforma tecnologica, fornendo così un servizio ancor più capillare al turista e al visitatore.
Si è registrato un aumento del 27% degli incassi da biglietti del circuito museale nel periodo 2015/2017; un aumento dei visitatori nei musei, per lo stesso periodo, del 28%; una riduzione di costi rispetto alla precedente modalità di gestione del sistema di biglietteria pari a circa il 10%, a fronte tuttavia di un netto miglioramento complessivo dei servizi.
Aver colto il cambiamento come opportunità per migliorare il benessere organizzativo e sviluppare competenze specifiche è stata la chiave di volta dell’intera operazione e ha reso il personale protagonista di un impegno assiduo e appassionato, nella consapevolezza di essere in prima persona artefice di una svolta, tanto più importante in quanto maturata all’interno di un contesto pubblico, di norma restio al cambiamento.
In generale, questo nuovo assetto ha prodotto un atteggiamento generale determinato a sfruttare le potenzialità offerte.
La formazione svolta è stata fondamentale e il luogo ideale per fornire alle persone gli strumenti continui e innovativi favorendo l’acquisizione di una consapevolezza che ha contemplato non solo la conoscenza ma anche le abilità e le attitudini delle stesse.
Tutto ciò anche per dire che la risorsa umana è al centro di qualsiasi processo innovativo e che il contesto formativo è il luogo ideale per fornire strumenti utili a interpretare i cambiamenti richiesti dal mondo del lavoro. In questo senso il formatore rappresenta la figura di rilievo per favorire lo sviluppo esperienziale e professionale delle risorse umane nell’ambito delle competenze tecniche e relazionali.
In questo senso, l’adozione del software gestionale per i musei è stato l’innesco per avviare un processo di profondo cambiamento della realtà turistico-museale cittadina in molti suoi aspetti rilevanti, ma anche per dare un nuovo corso allo schema di lavoro dell’organizzazione. A dimostrazione che anche nella Pubblica Amministrazione cambiare si deve, ma soprattutto si può.