MARCO ROVATTI
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Micro e macro interagiscono costantemente generando motivazioni, impegno e partecipazione della persona. Per questi motivi il formatore deve sperimentare sempre più approcci sistemici e strumenti innovativi, anche associando differenti discipline. La formazione è sempre più esperienziale, e il luogo ideale dove generare apprendimenti in grado di produrre cambiamenti personali e professionali coerenti con le dinamiche di sviluppo dello scenario socio-economico e le esigenze competitive delle organizzazioni.
Quali sono i metodi e gli strumenti a disposizione del formatore in grado di migliorare l’interazione tra scenario sociale e competitivo, organizzazione e persona al fine di arrivare alla giusta comprensione delle dinamiche economiche e industriali, all’uso consapevole della tecnologia e al corretto sviluppo personale?
Nuovo metodo di approccio per il formatore:
a. vedere e valutare il dipendente come “partner aziendale” e persona, sapendo che nel rispetto della necessità delle logiche di business, sono le stesse che devono adattarsi alle necessità umane e non viceversa;
b. si possono e si devono attuare nuovi approcci al business, non esiste alcuna regola preordinata;
c. effettività del ruolo aziendale (una delega effettiva di ownership sia top to down che a livello funzionale);
d. disclosure dell’azienda nei confronti dell’andamento della stessa e dei rapporti con i partner;
e. gestione aziendale votata maggiormente al principio ownership – obiettivi da raggiungere; piuttosto che anzianità/gerarchia;
f. valutazione dei partner sui risultati e non sul “time consuming” speso in azienda pur lavorando;
g. considerazione effettiva delle esigenze di vita dei partner aziendali, poiché “è l’azienda che deve essere costruita per il dipendente, non il dipendente per l’azienda”.
Credo, inoltre, sia necessitante una formazione più approfondita sui nuovi strumenti di gestione/organizzazione aziendale (new tech ma non solo) sia extra azienda (corsi di formazione etc.) sia intra azienda; le innovazioni tecnologiche presenti sono e rimangono uno strumento, il fattore cardine sono e saranno sempre le persone che dovranno gestirle; le aziende pertanto dovranno concretamente puntare sulla formazione continua ed interna dei propri partner in linea con le evoluzioni del mercato.
La terza rivoluzione industriale, nel 1970, ha segnato la nascita dell’informatica. La data d’inizio della quarta rivoluzione industriale non è ancora definita, probabilmente perché è tuttora in corso e solo a posteriori sarà possibile identificarne l’atto fondante. La moltiplicazione della complessità è una delle caratteristiche dell’innovazione, per cui di fronte a una tecnologia sempre più amichevole e familiare, ci si confronta con un’incertezza continua che rende complesso identificare il senso e la direzione del cambiamento. Ci avviamo verso un futuro in cui intelligenza artificiale, robotica e persone interagiranno nelle nostre organizzazioni.
In questo contesto quali metodi e strumenti possono essere utilizzati nella formazione professionale per facilitare un inserimento sensato e un uso consapevole di tecnologie abilitanti fondamentali per l’internazionalizzazione e la realizzazione di Industria 4.0?
Strumenti per l’Industria 4.0:
a. formazione di tutti i “partner aziendali” continua e costante sulle innovazioni tech, web, di processo e di management che l’evoluzione industriale propone;
b. rimanere al passo coi tempi, i cambiamenti oramai avvengono di anno in anno se non di sei mesi in sei mesi e pertanto l’azienda e i Board aziendali sono chiamati ad effettuare una vera e propria rivoluzione nella gestione dell’azienda;
c. vedere i partner aziendali non più come esecutivi/operativi ma come manager di loro stessi al servizio dell’azienda: in un mondo che sempre più andrà verso l’intelligenza artificiale, la robotica, etc. il vero valore aggiunto verrà dato dalla capacità creativa ed innovativa dell’uomo di gestire ed organizzare questi nuovi strumenti migliorandoli in un ciclo evolutivo;
d. maggiori competenze orientate alle nuove tecnologie; con particolare riferimento all’utilizzo di tutti i nuovi strumenti forniti dalla tecnologia 4.0.
I giovani si trovano di fronte a nuove e importanti sfide che prospettano rischi e opportunità. La trasformazione digitale ha portato un cambiamento della natura stessa del lavoro che causerà un inevitabile riassestamento della società. In settori storici stanno scomparendo numerosi posti di lavoro mentre altri segmenti di mercato vivono un momento fiorente sollecitando la continua ricerca di nuove figure professionali. Cambiano di conseguenza le competenze e le abilità ricercate: nel 2020 il problem solving rimarrà la soft skill più ricercata, ma rivestiranno altrettanta importanza il pensiero critico e la creatività da impiegare per attività di co-progettazione e co-sperimentazione di prodotti o servizi innovativi.
Quale formazione ritiene utile per supportare l’evoluzione delle organizzazioni e lo sviluppo di nuova occupazione?
Formazione utile:
a.Formazione della persona/partner sulle seguenti tematiche lette alla luce di ciò descritto sopra:
i.Deontologia professionale
ii.Lealtà e collaborazione in azienda
iii.Lavoro di squadra
iv.Ruolo in azienda effettivo
v.Ownership effettiva
vi.Approccio laterale al problem solving
vii.Attitudine all’innovazione e all’approccio innovativo verso le situazioni aziendali
b. Formazione tecnica trasversale:
i. analisi dati, statistico-matematica;
ii. Organizzazione aziendale
iii. Gestione delle relazioni aziendali
iv. Time management
v. Gestione delle priorità
vi. Approccio organizzativo
vii. Valutazione su obiettivi/risultati
viii. Change management
ix. Attitudine all’innovazione
La parola chiave sarà infatti formare insieme al partner un c.d. “attitude” aziendale che comprenda e vivifichi sia le peculiarità dell’individuo sia i valori e la missione aziendale. Il partner più adatto all’azienda, infatti, non è il partner migliore bensì il partner che insieme a tutti i componenti dell’azienda vuole migliorarsi ogni giorno.
a. vedere e valutare il dipendente come “partner aziendale” e persona, sapendo che nel rispetto della necessità delle logiche di business, sono le stesse che devono adattarsi alle necessità umane e non viceversa;
b. si possono e si devono attuare nuovi approcci al business, non esiste alcuna regola preordinata;
c. effettività del ruolo aziendale (una delega effettiva di ownership sia top to down che a livello funzionale);
d. disclosure dell’azienda nei confronti dell’andamento della stessa e dei rapporti con i partner;
e. gestione aziendale votata maggiormente al principio ownership – obiettivi da raggiungere; piuttosto che anzianità/gerarchia;
f. valutazione dei partner sui risultati e non sul “time consuming” speso in azienda pur lavorando;
g. considerazione effettiva delle esigenze di vita dei partner aziendali, poiché “è l’azienda che deve essere costruita per il dipendente, non il dipendente per l’azienda”.
Credo, inoltre, sia necessitante una formazione più approfondita sui nuovi strumenti di gestione/organizzazione aziendale (new tech ma non solo) sia extra azienda (corsi di formazione etc.) sia intra azienda; le innovazioni tecnologiche presenti sono e rimangono uno strumento, il fattore cardine sono e saranno sempre le persone che dovranno gestirle; le aziende pertanto dovranno concretamente puntare sulla formazione continua ed interna dei propri partner in linea con le evoluzioni del mercato.
In questo contesto quali metodi e strumenti possono essere utilizzati nella formazione professionale per facilitare un inserimento sensato e un uso consapevole di tecnologie abilitanti fondamentali per l’internazionalizzazione e la realizzazione di Industria 4.0?
a. formazione di tutti i “partner aziendali” continua e costante sulle innovazioni tech, web, di processo e di management che l’evoluzione industriale propone;
b. rimanere al passo coi tempi, i cambiamenti oramai avvengono di anno in anno se non di sei mesi in sei mesi e pertanto l’azienda e i Board aziendali sono chiamati ad effettuare una vera e propria rivoluzione nella gestione dell’azienda;
c. vedere i partner aziendali non più come esecutivi/operativi ma come manager di loro stessi al servizio dell’azienda: in un mondo che sempre più andrà verso l’intelligenza artificiale, la robotica, etc. il vero valore aggiunto verrà dato dalla capacità creativa ed innovativa dell’uomo di gestire ed organizzare questi nuovi strumenti migliorandoli in un ciclo evolutivo;
d. maggiori competenze orientate alle nuove tecnologie; con particolare riferimento all’utilizzo di tutti i nuovi strumenti forniti dalla tecnologia 4.0.
Quale formazione ritiene utile per supportare l’evoluzione delle organizzazioni e lo sviluppo di nuova occupazione?
a.Formazione della persona/partner sulle seguenti tematiche lette alla luce di ciò descritto sopra:
i.Deontologia professionale
ii.Lealtà e collaborazione in azienda
iii.Lavoro di squadra
iv.Ruolo in azienda effettivo
v.Ownership effettiva
vi.Approccio laterale al problem solving
vii.Attitudine all’innovazione e all’approccio innovativo verso le situazioni aziendali
i. analisi dati, statistico-matematica;
ii. Organizzazione aziendale
iii. Gestione delle relazioni aziendali
iv. Time management
v. Gestione delle priorità
vi. Approccio organizzativo
vii. Valutazione su obiettivi/risultati
viii. Change management
ix. Attitudine all’innovazione