SUSANNA DE MARIACoach per l’Innovazione, Senior Management Consultant & Trainer, Imprenditore |
Che vantaggi può offrire la Gamification a livello esperienziale?
Quali strategie un’azienda oggi può adottare per il Well-Being della persona?
Quali competenze saranno richieste dalle aziende nel futuro mercato del lavoro?
Siamo di fronte ad un cambiamento epocale.
Il mondo del lavoro, delle professioni e delle competenze e della formazione professionale stanno
profondamente cambiando con una rapidità inattesa e non prevedibile.
Le nuove tecnologie, bigdata, machine learning, IoT, utilizzi sempre più invasivi degli strumenti
informatici hanno cambiato in maniera irrevocabile i nostri comportamenti e la nostra cultura
d’insieme.
E quindi dobbiamo prepararci a modificare in maniera profonda professioni e mestieri,
organizzazione del lavoro, utilizzo di strumenti e metodi in linea con l’evoluzione dell’innovazione.
Gli esperti di organizzazione, coach e formatori devono impegnarsi a fondo per capire come le nuove
tecnologie impattano sulle piccole e medie imprese, come queste devono modificare il modo di
gestire e quali competenze sono sempre più necessarie alla loro sopravvivenza.
Oggi gli strumenti più efficaci presenti nella gestione d’impresa sono : la gestione dei dati e le nuove
competenze. Cambia quindi anche l’approccio degli esperti , che devono per primi documentarsi,
apprendere i nuovi modelli organizzativi, le necessità emergenti di analisi e gestione dei dati
imparando ad utilizzare gli strumenti più attuali e successivamente renderli disponibili agli
imprenditori e ai loro collaboratori.
E’ un’attività davvero impegnativa e si rende necessario analizzare testi quali The future of
professions di Susskinds, Le persone non servono di Jerry Kaplan, 21 lezioni per il XXI secolo di Yuval
Noah Harari, riferimenti davvero illuminanti, che forniscono numerosi argomenti e dati perriflessioni in merito all’evoluzione del nostro tessuto industriale, della modifica dei comportamenti,
del potere delle informazioni.
Quindi il nostro lavoro consiste nel poter collocare le PMI in questo scenario e definire quali sono le
azioni da suggerire per l’adeguamento al futuro. Lavoro tutt’altro che semplice.
Nonostante la nostra conoscenza di strumenti efficaci per definire le strategie a breve e medio
periodo , come ad esempio The War room, gli elementi a nostra disposizione son talmente numerosi
e diversi che diventa molto complesso definire una linea strategica credibile.
Gli imprenditori con cui colloquiamo non si rendono conto e non vogliono credere che in talune
situazioni i loro approcci sono obsoleti ed inefficaci e non comprendono fino in fondo la necessità
dei cambiamenti, delle competenze necessarie per operare meglio definire le strategie i piani di
azioni.
Gli stessi collaboratori non sono in grado di acquisire ed applicare velocemente nuove competenze
e strumenti, ad esempio come le piattaforme di analisi dei dati .
Nonostante la difficoltà da affrontare, nuove competenze e strumenti offrono opportunità per
nuovi mercati e il confronto costante con i migliori e i più veloci, accettando il ruolo di follower in
situazioni di complessità e vantaggi competitivi.Quindi i primi ad acquisire continuamente nuove competenze sono i formatori, i coach, i consulenti di organizzazione e management che devono garantire alle imprese l’aggiornamento continuo delle competenze necessarie.
Il rischio di non aggiornarsi impatterà direttamente sulle imprese, che si troveranno ad utilizzare approcci obsoleti e non in linea con la velocità dei cambiamenti e con l’evoluzione delle organizzazioni che stiamo affrontando.
Per quanto concerne il WELL BEING aziendale, a fronte di numerosi aspetti critici correlati alla
perdita di posti di lavoro nel prossimo futuro, le nuove mansioni si inseriscono in nuovi contesti
organizzativi in cui si potrà (o dovrà ? ) lavorare meno per favorire l’occupazione, con formule lavoro
non propriamente localizzate (Smart working), senza vincoli temporali ma basati su
obiettivi/risultati, piani di lavoro personalizzati, team di diverse competenze che lavorano
utilizzando piattaforme online , ecc.. che potranno favorire maggiore libertà e gestione del proprio
tempo, ottimizzando le competenze individuali. Ma a quale prezzo.
Il mondo del lavoro, delle professioni e delle competenze e della formazione professionale stanno
profondamente cambiando con una rapidità inattesa e non prevedibile.
Le nuove tecnologie, bigdata, machine learning, IoT, utilizzi sempre più invasivi degli strumenti
informatici hanno cambiato in maniera irrevocabile i nostri comportamenti e la nostra cultura
d’insieme.
E quindi dobbiamo prepararci a modificare in maniera profonda professioni e mestieri,
organizzazione del lavoro, utilizzo di strumenti e metodi in linea con l’evoluzione dell’innovazione.
tecnologie impattano sulle piccole e medie imprese, come queste devono modificare il modo di
gestire e quali competenze sono sempre più necessarie alla loro sopravvivenza.
Oggi gli strumenti più efficaci presenti nella gestione d’impresa sono : la gestione dei dati e le nuove
competenze. Cambia quindi anche l’approccio degli esperti , che devono per primi documentarsi,
apprendere i nuovi modelli organizzativi, le necessità emergenti di analisi e gestione dei dati
imparando ad utilizzare gli strumenti più attuali e successivamente renderli disponibili agli
imprenditori e ai loro collaboratori.
professions di Susskinds, Le persone non servono di Jerry Kaplan, 21 lezioni per il XXI secolo di Yuval
Noah Harari, riferimenti davvero illuminanti, che forniscono numerosi argomenti e dati perriflessioni in merito all’evoluzione del nostro tessuto industriale, della modifica dei comportamenti,
del potere delle informazioni.
azioni da suggerire per l’adeguamento al futuro. Lavoro tutt’altro che semplice.
periodo , come ad esempio The War room, gli elementi a nostra disposizione son talmente numerosi
e diversi che diventa molto complesso definire una linea strategica credibile.
situazioni i loro approcci sono obsoleti ed inefficaci e non comprendono fino in fondo la necessità
dei cambiamenti, delle competenze necessarie per operare meglio definire le strategie i piani di
azioni.
e strumenti, ad esempio come le piattaforme di analisi dei dati .
nuovi mercati e il confronto costante con i migliori e i più veloci, accettando il ruolo di follower in
situazioni di complessità e vantaggi competitivi.Quindi i primi ad acquisire continuamente nuove competenze sono i formatori, i coach, i consulenti di organizzazione e management che devono garantire alle imprese l’aggiornamento continuo delle competenze necessarie.
perdita di posti di lavoro nel prossimo futuro, le nuove mansioni si inseriscono in nuovi contesti
organizzativi in cui si potrà (o dovrà ? ) lavorare meno per favorire l’occupazione, con formule lavoro
non propriamente localizzate (Smart working), senza vincoli temporali ma basati su
obiettivi/risultati, piani di lavoro personalizzati, team di diverse competenze che lavorano
utilizzando piattaforme online , ecc.. che potranno favorire maggiore libertà e gestione del proprio
tempo, ottimizzando le competenze individuali. Ma a quale prezzo.