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Valentina Piccioli

Categories: AIF,Interviste

VALENTINA PICCIOLI

piccioli valentina
Senior elearning Specialist
Docebo S.p.A
www.docebo.com

L’innovazione tecnologica sta trasformando le relazioni umane, e il cambiamento è stato percepito anche all’interno delle organizzazioni e delle aziende con cui collaboriamo. La formazione deve innovare metodi, strumenti e spazi al fine di valorizzare la persona in un contesto sempre più digitalizzato. Quali sono i principali cambiamenti da realizzare? Il cambiamento porta con sé elementi positivi? e quali?
In questi ultimi anni la formazione sta sfruttando pienamente i vantaggi che l’innovazione tecnologica porta a livello sociale. Non solo si è allargata la base di utenti della formazione, ma sono nate nuove e interessanti figure professionali legate proprio alla gestione dei processi formativi supportati dalle nuove tecnologie. Come esperto di elearning ho la possibilità di osservare proprio la pluralità di scopi formativi che possono essere perseguiti dalle organizzazioni facendo un uso ben disegnato delle nuove tecnologie. E perseguire scopi sempre più ampi e differenziati, sta portando al verificarsi di pratiche di sviluppo sociale inclusive, che sono certamente il segno di un cambiamento in positivo. Questa tendenza porterà chiaramente a una revisione profonda di alcune regole o prassi consolidate del mondo del lavoro legate alla distinzione pubblico-privato, dentro-fuori l’azienda. Oggi non solo l’informazione è disponibile ovunque, ma anche i manufatti ed i dispositivi sono gestibili (o realizzabili) da remoto grazie all’Internet delle cose (IoT).

 

I sistemi di intelligenza artificiale sono in grado di imparare prospettando nuove forme di vita, cioè entità sensienti di cui non possiamo prevedere, né tanto meno guidare, lo sviluppo. Come questo processo di rapido sviluppo tecnologico, che riguarda la produzione dell’intelligenza collettiva si può legare a etica e valorizzazione della cultura nei processi organizzativi aziendali? In che modo la formazione può supportare la persona affinché possa contribuire all’innovazione senza subirla passivamente?
La formazione ha un ruolo centrale nel fornire strumenti alle persone affinchè siano attori del cambiamento. Le conoscenze e competenze che vengono richieste per stare al passo con i tempi sono in costante crescita e non esiste più una fase della vita nella quale si possa affermare che non si ha più necessità di imparare per poter svolgere al meglio il proprio ruolo. Questo vale dentro e fuori dall’organizzazione. Il panorama dei luoghi e dei momenti dove l’apprendimento avviene è però sempre più ampio. Grazie ad Internet le persone hanno appreso già dal alcuni anni ad imparare da sole, ma oggi grazie ai social network si torna ad imparare insieme a distanza. Si apprende, ma nello stesso tempo si genera nuovo apprendimento, in maniera dinamica e virtuosa. La sfida per le organizzazioni oggi è quella di incanalare questa mole di apprendimento informale nel contesto dello sviluppo organizzativo, valorizzando a pieno lo sforzo compiuto dalla persona.

 

Ieri hai detto domani. Oggi i giovani sono il futuro della nostra società, la crisi e la scarsità di investimenti rischiano di contrapporre la dimensione personale della realizzazione del sé a quella della competitività delle imprese e dei territori. In che maniera la formazione potrà far conciliare questi due estremi enfatizzando i valori strategici dell’impresa con la valorizzazione della persona nella sua essenza? In che modo la formazione può costruire una situazione ideale in azienda generando entusiasmo e partecipazione?
Le organizzazioni si impegnano a fondo per fornire un numero sempre maggiore di occasioni di formazione di qualità per attrarre giovani talenti. Week end, attività outdoor, caffè ed aperitivi, sono sempre più i luoghi e gli spazi che vengono riempiti da momenti formativi. Ma cosa accade il giorno dopo? Quanto investono realmente le organizzazioni nel riconoscimento del cambiamento generato dal processo formativo? Trattenere i talenti e coltivarli deve diventare un imperativo per le organizzazioni che fondano il loro successo sul proprio capitale umano. Entusiasmo e partecipazione sono sentimenti che devono legarsi all’intera vita professionale ed entrare a far parte del lessico quotidiano.

 

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