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Quest’anno la riflessione che vorremmo proporre riguarda il nostro lavoro quotidiano e più nello specifico tre parole:
La prima parola è sentiero, inteso come percorso quotidiano di sviluppo e conoscenza.
Le persone che incontriamo sul sentiero della vita non capitano sulla nostra strada per caso: come imprenditori, formatori, coach, leader abbiamo la responsabilità di fare la differenza nella vita dei nostri collaboratori, in coloro che stanno costruendo il proprio percorso umano e professionale. Molto spesso le persone sono insoddisfatte della propria posizione ma non sanno come ottenere qualcosa di più e di meglio. Un tutor, riunendo in questo termine tutti coloro a cui sono affidate delle risorse umane, deve inizialmente domandare e ascoltare le proprie persone a riguardo dei loro sogni, obiettivi: in base alla mia esperienza questo è il miglior supporto che possiamo offrire a chi è alla ricerca del proprio sentiero. Avendo chiaro dove vuole arrivare, la persona sarà naturalmente motivata a rafforzare le proprie competenze con la formazione più adeguata, la eventuale riqualificazione professionale, ad affrontare con maggior determinazione gli ostacoli e le sfide: un bagaglio prezioso a supporto dell’intero percorso di vita.
La seconda chiave è il qui ed ora, la consapevolezza, intesa come conoscenza delle proprie competenze.
“La vita è una missione e non una carriera” (S. Covey). Io trovo che questa definizione potrebbe essere la bussola di chi è responsabile di un team o di un’azienda ed intende ottenere la massima efficacia dalle persone e rendere profittevole il proprio business. Infatti, se il leader rende consapevoli i suoi collaboratori del proprio valore e del potenziale che ognuno possiede, essi stessi a loro volta avranno questa visione di se stessi e, verosimilmente, si adopereranno per dare i migliori risultati per sé stessi e per l’ambiente in cui lavorano.
Infine il cardine su cui si svolge la nostra vita, anche professionale, l’alleanza.
Alleanza significa unità di intenti, andare tutti nella stessa direzione, condividere i principi che fondano l’organizzazione. Quando gli obiettivi delle persone sono completamente divergenti da quelli dell’azienda è difficile creare alleanza. Per favorire atteggiamenti di cooperazione e collaborazione è necessario che la missione e i valori siano condivisi da tutti, che ognuno ne sia reso partecipe: in tal modo si crea grande coesione e formidabile senso di impegno.
La seconda chiave è il qui ed ora, la consapevolezza, intesa come conoscenza delle proprie competenze.
Infine il cardine su cui si svolge la nostra vita, anche professionale, l’alleanza.