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Donatella Accarrino

Categories: AIF,Interviste

DONATELLA ACCARRINO

Accarrino Donatella aif

E-Learning Manager

L’innovazione tecnologica sta trasformando le relazioni umane, e il cambiamento è stato percepito anche all’interno delle organizzazioni e delle aziende con cui collaboriamo. La formazione deve innovare metodi, strumenti e spazi al fine di valorizzare la persona in un contesto sempre più digitalizzato. Quali sono i principali cambiamenti da realizzare? Il cambiamento porta con sé elementi positivi? e quali?
Tutti i contesti lavorativi vedono al proprio interno i cosiddetti Nativi Digitali e lavoratori che hanno poca dimestichezza con le nuove tecnologie.
Dal punto di vista formativo bisogna si puntare sulla tecnologia, ma bisogna sempre porre al centro l’individuo da formare.
Le tecnologie devono essere soltanto il tramite attraverso il quale passa la formazione, ma bisogna lasciare all’individuo la possibilità di apprendere attraverso gli strumenti a lui più consoni e soprattutto rispettare i tempi di apprendimento di ognuno.

 

I sistemi di intelligenza artificiale sono in grado di imparare prospettando nuove forme di vita, cioè entità sensienti di cui non possiamo prevedere, né tanto meno guidare, lo sviluppo. Come questo processo di rapido sviluppo tecnologico, che riguarda la produzione dell’intelligenza collettiva si può legare a etica e valorizzazione della cultura nei processi organizzativi aziendali? In che modo la formazione può supportare la persona affinché possa contribuire all’innovazione senza subirla passivamente?
I sistemi di intelligenza artificiale imparano dall’uomo, ma nonostante questo alcune caratteristiche non sono replicabili come ad esempio la creatività o l’improvvisazione.
E’ per questo motivo che bisogna spingere l’uomo oltre i propri limiti intellettuali e formativi poiché ci troviamo in un momento in cui siamo sopraffatti dalle tecnologie e dalle intelligenze artificiali.

 

Ieri hai detto domani. Oggi i giovani sono il futuro della nostra società, la crisi e la scarsità di investimenti rischiano di contrapporre la dimensione personale della realizzazione del sé a quella della competitività delle imprese e dei territori. In che maniera la formazione potrà far conciliare questi due estremi enfatizzando i valori strategici dell’impresa con la valorizzazione della persona nella sua essenza? In che modo la formazione può costruire una situazione ideale in azienda generando entusiasmo e partecipazione?
Le aziende devono investire maggiormente nella formazione dei giovani per dare loro l’opportunità di inventare nuove strategie utili all’azienda e permettere ai giovani dei entrare in sinergia con l’azienda stessa.

 

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