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Leonardo Zamperetti

Categories: AIF,Interviste

LEONARDO ZAMPERETTI

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Responsabile Business per il settore Trasporti – CNA Vicenza

L’innovazione tecnologica sta trasformando le relazioni umane, e il cambiamento è stato percepito anche all’interno delle organizzazioni e delle aziende con cui collaboriamo. La formazione deve innovare metodi, strumenti e spazi al fine di valorizzare la persona in un contesto sempre più digitalizzato. Quali sono i principali cambiamenti da realizzare? Il cambiamento porta con sé elementi positivi? e quali?
La tecnologia riduce il lavoro manuale e intellettuale standard delle persone in azienda. Uscire dalla manualità del lavoro per entrare esclusivamente nella intelligenza del lavoro è il passo fondamentale per non ritrovarsi con persone sempre più escluse dai processi produttivi. Per arrivare ad una produzione intelligente che trova il suo punto di forza nelle idee business serve un diverso sviluppo delle competenze. L’impresa (al di là del rapporto di lavoro instaurato) collabora con la persona non solo in un incrocio domanda e offerta di competenze tecniche, ma creando spazi e tempi di elaborazione delle idee già sviluppate dalle persone. La persona offre la sua business idea all’azienda. Per realizzare sono necessari percorsi formativi per il management delle imprese e per le nuove figure inserite nell’ambito della produzione intelligente.

 

I sistemi di intelligenza artificiale sono in grado di imparare prospettando nuove forme di vita, cioè entità sensienti di cui non possiamo prevedere, né tanto meno guidare, lo sviluppo. Come questo processo di rapido sviluppo tecnologico, che riguarda la produzione dell’intelligenza collettiva si può legare a etica e valorizzazione della cultura nei processi organizzativi aziendali? In che modo la formazione può supportare la persona affinché possa contribuire all’innovazione senza subirla passivamente?
Le idee business nelle start-up richiedono una conoscenza approfondita ed erudita dell’ambito di intervento (es. il car sharing vuol dire conoscere il trasporto pubblico locale, l’urbanistica attuale e futura di una città, i bisogni di trasporto dei target di cittadini, nuove tecnologie di trasporto….). Le idee business in azienda richiedono una cultura approfondita sull’argomento. Questa erudizione di base si può creare solo uscendo dall’ ambito tecnico della questione offrendo proposte formative di carattere storico, tecnologico, ambientale, sociale… Focalizzando la mente su aree culturali diverse dall’ambito specifico della applicazione tecnologica è possibile diventare fecondi nella produzione e sviluppo di nuove idee business.

 

Ieri hai detto domani. Oggi i giovani sono il futuro della nostra società, la crisi e la scarsità di investimenti rischiano di contrapporre la dimensione personale della realizzazione del sé a quella della competitività delle imprese e dei territori. In che maniera la formazione potrà far conciliare questi due estremi enfatizzando i valori strategici dell’impresa con la valorizzazione della persona nella sua essenza? In che modo la formazione può costruire una situazione ideale in azienda generando entusiasmo e partecipazione?
Partendo sempre dalla idea business come riferimento, penso che i giovani possano aderire ad una richiesta di nuove competenze all’interno dell’impresa in alternativa all’imprenditorialità start-up, solo se per il giovane sarà identico avere una sua azienda oppure essere componente di un team aziendale. L’impresa deve porre gli obiettivi ambiziosi di innovazione e sviluppo che si aspetta di ottenere, poi dare la massima libertà (con investimenti, strumenti e tempi definiti) al team che deve creare la business idea richiesta. Se l’organizzazione delle imprese seguirà questo percorso di organizzazione a team di progetto potrà attrarre risorse giovani e innovare le proprie competenze tecniche, organizzative e produttive.

 

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