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Najdat Al Najjari

Categories: AIF,Interviste

  


NAJDAT AL NAJJARI


Formatore e Consuelor, Coordinatore didattico TADA

Quest’anno la riflessione che vorremmo proporre riguarda il nostro lavoro quotidiano e più nello specifico tre parole:
 
La prima parola è sentiero, inteso come percorso quotidiano di sviluppo e conoscenza.

Sentiero… tante cose! Mi fa pensare ad un’altra parola che mi segue da tanti anni. Il DO cioè la via. Sono istruttore di Judo ed il DO è proprio la via, il sentiero è quello che ci porta dove vogliamo arrivare per quello che siamo. A volte non lo scopriamo subito nel senso che ci capita di scoprirlo a mano a mano che di questi sentieri ne sbagliamo… anche tanti. Il sentiero è una ricerca. Il DO è la via della vita per me.
 
La seconda chiave è il qui ed ora, la consapevolezza, intesa come conoscenza delle proprie competenze.

La consapevolezza è una parola che è difficile non banalizzare di questi tempi Se ne sente parlare spesso ed è difficile quindi dare un pensiero originale e torno a quello che ho detto prima. Essere consapevoli vuoi dire seguire quello che abbiamo imparato ad essere cioè conoscersi ed accettarsi per quello che siamo anche se dovesse costare un momento di crisi o di rottura con quello che siamo stati. Diventiamo consapevoli di ciò che siamo e cambiamo. E quello che è successo a me e sono convinto di ciò. Essere consapevoli significa avere il coraggio di seguirsi.
 
Infine il cardine su cui si svolge la nostra vita, anche professionale, l’alleanza.

L’alleanza mi fa venire in mente un concetto di lealtà. Io sono alleato con qualcuno nel momento in cui sono leale con questa persona e posso perseguire obiettivi, sentieri e ideali. Quindi siamo legati per arrivare insieme, unendo le nostre forze, a qualche cosa che da soli lui ed io non saremmo riusciti a raggiungere.


 

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