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Paolo Umidon

Categories: AIF,Interviste

PAOLO UMIDON

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Training and Development Manager

L’innovazione tecnologica sta trasformando le relazioni umane, e il cambiamento è stato percepito anche all’interno delle organizzazioni e delle aziende con cui collaboriamo. La formazione deve innovare metodi, strumenti e spazi al fine di valorizzare la persona in un contesto sempre più digitalizzato. Quali sono i principali cambiamenti da realizzare? Il cambiamento porta con sé elementi positivi? e quali?
Il cambiamento di per sè non è nè positivo nè negativo, il tema è se è finalizzato a migliorare le performance delle organizzazioni ed il benessere delle persone che vi contribuiscono e, nelle diverse modalità che oggi la tecnologia ci offre, ci “vivono”. La grande sfida oggi della formazione nei confronti delle tecnologie, è di aiutare le diverse generazioni ad interagire tra di loro, a capirsi ed a collaborare.
 

I sistemi di intelligenza artificiale sono in grado di imparare prospettando nuove forme di vita, cioè entità sensienti di cui non possiamo prevedere, né tanto meno guidare, lo sviluppo. Come questo processo di rapido sviluppo tecnologico, che riguarda la produzione dell’intelligenza collettiva si può legare a etica e valorizzazione della cultura nei processi organizzativi aziendali? In che modo la formazione può supportare la persona affinché possa contribuire all’innovazione senza subirla passivamente?
Ad integrazione di quanto risposto alla prima domanda, compito della formazione è di rendere consapevoli le donne e gli uomini (parlando, confrontando, simulando, etc.) del “che cosa” e “del come” l’intelligenza artificiale cambia il modo di capire e soprattutto di mettersi in relazione con l’altro e con i suoi costrutti di pensiero ed affettivi.
 

Ieri hai detto domani. Oggi i giovani sono il futuro della nostra società, la crisi e la scarsità di investimenti rischiano di contrapporre la dimensione personale della realizzazione del sé a quella della competitività delle imprese e dei territori. In che maniera la formazione potrà far conciliare questi due estremi enfatizzando i valori strategici dell’impresa con la valorizzazione della persona nella sua essenza? In che modo la formazione può costruire una situazione ideale in azienda generando entusiasmo e partecipazione?
Purtroppo la formazione è uno strumento insufficiente ed illusorio se utilizzato per trasmettere i valori dell’impresa e generare entusiasmo e partecipazione nei giovani. Questi due processi possono iniziare a definirsi e prendere sostanza, con lo sviluppo delle persone (in termini di competenze e di valorizzazione delle potenzialità), il riconoscimento professionale ed economico, la definizione di percorsi di carriera e di on job training. Insieme con questi altri processi, anche la formazione può dare sicuramente il suo contributo in termini di rinforzo e di esplicitazione.


 

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