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Riccardo Spadoni

Categories: AIF,Interviste

RICCARDO SPADONI

spadoni riccardo aif
Docente di Lettere
Formatore – LifeCoaching

L’innovazione tecnologica sta trasformando le relazioni umane, e il cambiamento è stato percepito anche all’interno delle organizzazioni e delle aziende con cui collaboriamo. La formazione deve innovare metodi, strumenti e spazi al fine di valorizzare la persona in un contesto sempre più digitalizzato. Quali sono i principali cambiamenti da realizzare? Il cambiamento porta con sé elementi positivi? e quali?
L’innovazione tecnologica ha sicuramente cambiato la società ma, a mio modo di vedere, non si è ancora tradotta in uno strumento consapevole di comunicazione tra le persone. Basti vedere l’uso che la gente fa dei social, diventati lo spazio di affermazione della propria intimità e non di una relazione rivolta alla condivisione di contenuti.
Nella formazione le tecnologie offrono possibilità di avere un numero maggiore di dati in un tempo minore, ma anche, tramite immagini e video, di favorire la stimolazione sensoriale e la messa in relazione tra aree diverse dell’apprendimento. Non credo invece nella formazione online che priva la didattica del suo valore relazionale e maieutico.

 

I sistemi di intelligenza artificiale sono in grado di imparare prospettando nuove forme di vita, cioè entità sensienti di cui non possiamo prevedere, né tanto meno guidare, lo sviluppo. Come questo processo di rapido sviluppo tecnologico, che riguarda la produzione dell’intelligenza collettiva si può legare a etica e valorizzazione della cultura nei processi organizzativi aziendali? In che modo la formazione può supportare la persona affinché possa contribuire all’innovazione senza subirla passivamente?
Pongo l’accento soprattutto sull’etica perché credo sia la tematica più importante e necessaria in questo momento storico. La tecnologia nella formazione può contribuire notevolmente allo sviluppo inteso come valorizzazione del bene comune, contribuendo a creare delle reti di condivisione dei valori tra le diverse organizzazioni, ma anche all’ interno dell’organizzazione stessa. Un esempio può essere dato già da questo vostro progetto di ricerca. Collegandomi alla risposta precedente la tecnologia può essere uno straordinario strumento se diviene il mezzo e non il fine di un processo formativo.

 

Ieri hai detto domani. Oggi i giovani sono il futuro della nostra società, la crisi e la scarsità di investimenti rischiano di contrapporre la dimensione personale della realizzazione del sé a quella della competitività delle imprese e dei territori. In che maniera la formazione potrà far conciliare questi due estremi enfatizzando i valori strategici dell’impresa con la valorizzazione della persona nella sua essenza? In che modo la formazione può costruire una situazione ideale in azienda generando entusiasmo e partecipazione?
Questa tematica mi è particolarmente cara e sto cercando, insieme a dei colleghi, di offrire delle risposte attraverso un progetto formativo che vuole mettere in relazione l’amore per l’apprendimento e le potenzialità dei giovani con il mondo del lavoro. Inutile dire quanto la nostra situazione socio-economica abbia colpito questa categoria, andando a svuotare il senso e la motivazione del loro agire nel mondo, esiste però la possibilità di far loro presente che è possibile un riscatto pratico cambiando valore alla scuola e alla vita: nel progetto che sto curando con un team di docenti, psicologi e life coach facciamo scoprire ai ragazzi l’amore per l’apprendimento, l’etica del lavoro, il valore della creatività e dell’imprenditorialità con metodi pratici e funzionali. La risposta che stiamo avendo è molto buona e ci sta facendo capire quanto i nostri giovani abbiamo bisogno di nuovi paradigmi e di vere occasioni di crescita.


 

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