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Quest’anno la riflessione che vorremmo proporre riguarda il nostro lavoro quotidiano e più nello specifico tre parole:
La prima parola è sentiero, inteso come percorso quotidiano di sviluppo e conoscenza.
“Sentiero”.. . tutti da piccoli abbiamo ascoltato almeno una volta la storia di Pollicino, lui lasciando i sassolini lungo il cammino ritrovava sempre la strada di casa. Però crescendo ci si rende conto che non tutti i sentieri sono “dritti” e “segnati”, spesso si incontrano dei bivi, bisogna scegliere e non sempre le scelte sono giuste. Ci insegnano, però, sicuramente qualcosa. Bisogna avere tanto tanto coraggio e delle scarpe solide per andare.
La seconda chiave è il qui ed ora, la consapevolezza, intesa come conoscenza delle proprie competenze.
“Consapevolezza”… essere sicuri di sé, delle proprie competenze, del poter e saper fare. Non è sinonimo di presunzione, ma un inno di fiducia che ognuno dovrebbe cantare ogni giorno per due valide ragioni: avere le “spalle forti” per un mondo non sempre sicuro e per trovare sempre “la forza” di continuare a percorrere il sentiero desiderato, nonostante gli imprevisti e le cadute.
Infine il cardine su cui si svolge la nostra vita, anche professionale, l’alleanza.
“Alleanza”…la parola stessa indica “l’unione di persone o beni”, solo unendo le forze, le risorse, le conoscenze, si diventa imbattibili (o ci si illude di esserlo) e soltanto così si vincono le battaglie o quando va male si condividono le ferite.
Dunque, bisogna avere
la “consapevolezza” di non trovare sassolini lungo il “sentiero”, ma di incontrare persone con sapere e pensieri diversi, su cui poter contare e gioire “insieme”.
La seconda chiave è il qui ed ora, la consapevolezza, intesa come conoscenza delle proprie competenze.
Infine il cardine su cui si svolge la nostra vita, anche professionale, l’alleanza.
Dunque, bisogna avere
la “consapevolezza” di non trovare sassolini lungo il “sentiero”, ma di incontrare persone con sapere e pensieri diversi, su cui poter contare e gioire “insieme”.